Orcolat ’76 in scena il 12/1 a Foligno, testimonianza e solidarietà
“Nel terremoto, nel 1976, il Friuli ha incontrato l'”Orcolat”, e nella tragedia anche la solidarietà internazionale e dei suoi emigranti; la ferita che quelle scosse provocarono nei paesi e nelle persone comportò un imponente processo di ricostruzione che fu di rinascita per l’intera regione; sui muri dei paesi sconvolti allora si scrisse “il Friuli ringrazia e non dimentica”: è per questo che vogliamo offrire un gesto di solidarietà e un messaggio di resurrezione a chi in terra umbra ha vissuto la stessa devastazione materiale e morale”. Il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin sottolinea così il senso dell’iniziativa che sabato 12 gennaio porterà all’auditorium di Foligno, con inizio alle 21.00, lo spettacolo Orcolat ’76, ideato da Simone Cristicchi e Simona Orlando con la collaborazione di Francesca Gallo e presentato per la prima volta il 15 settembre 2016 in occasione del 40° anniversario del terremoto del Friuli. L’evento è stato voluto dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia d’intesa con l’Assemblea legislativa dell’Umbria e il Comune di Foligno e il giorno successivo la rappresentazione Zanin, insieme con la presidente del Consiglio regionale umbro Donatella Porzi, visiterà anche Norcia ed altri luoghi colpiti dal terremoto. Lo spettacolo coinvolge importanti eccellenze in ambito musicale come l’Orchestra Instabile di Arezzo, il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto dal maestro Valter Sivilotti, l’Associazione Canzoni di Confine e vede anche la partecipazione di Maia Monzani come voce recitante. “Orcolat ’76 racconta il Friuli con il suo valore – sottolinea ancora Zanin – . E’ la storia di una comunità che, colpita duramente dalla tragedia del terremoto, dal “passaggio dell’orco”, che provocò dolore e morte, è stata capace di risorgere con forza e orgoglio, divenendo simbolo e modello per la capacità di reagire, per l’esemplare opera di ricostruzione, per la commovente solidarietà di cui è stata destinataria”. La rappresentazione, tutt’altro che semplice ricordo agiografico, vuole essere occasione di attenta riflessione proprio sui momenti di aggregazione e di mutua solidarietà sviluppatisi nei mesi e negli anni immediatamente a ridosso di quel sisma. Cristicchi ha costruito Orcolat’76 basandolo sulla raccolta di testimonianze della popolazione sui luoghi del terremoto. Con il suo lavoro, il poliedrico artista romano non solo ricorda il fondamentale contributo degli emigranti friulani, dei Fogolars Furlans e la solidarietà internazionale, ma propone un’ulteriore occasione per far conoscere i fatti e trasmettere i sentimenti, la storia di un popolo messo davvero a dura prova. Orcolat’76 è, dunque, la narrazione del sisma attraverso storie, pensieri, metafore, poesie e canzoni – anche inedite – di autori friulani, il racconto del terremoto, una descrizione autentica del Friuli, ma diventa un richiamo all’animo delle popolazioni umbre colpite dai recenti terremoti e grate, al pari di quelle friulane oltre 40 anni fa, per la grande solidarietà ricevuta e pronte a fare la loro parte per aiutare coloro che sono stati colpiti da calamità naturali.