Foibe e esodo: tragedia da ricordare, specie nelle scuole
“Le tragedie delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata non vanno dimenticate. Servono sempre iniziative per sviluppare il Ricordo di quelle drammatiche vicende, non certo solo in Friuli Venezia Giulia e, in particolare, a Trieste, le cui popolazioni hanno vissuto quel dramma più da vicino, ma anche nel resto del Paese. Iniziative che vanno sviluppate coinvolgendo in primo luogo e in modo capillare il mondo della scuola”. Il concetto è stato espresso dall’assessore Pierpaolo Roberti, che ha rappresentato l’Amministrazione regionale al Congresso nazionale “Italiani al di là dell’acqua”, organizzato a Trieste dal Comitato 10 Febbraio per la salvaguardia della cultura italiana nell’Adriatico Orientale, sodalizio nato all’indomani dell’istituzione del Giorno del Ricordo, che raccoglie soprattutto cittadini italiani che, pur senza avere un legame diretto o famigliare con le tragedie delle foibe e dell’esodo, si accostano con particolare sensibilità a queste pagine di storia patria. Per Roberti, che ha ringraziato il Comitato per aver scelto Trieste per tenere il suo congresso annuale, quello di oggi è il momento focale dell’attività dell’associazione, che proprio il 10 febbraio culminerà nella cerimonia solenne in programma al sacrario Basovizza. Riferendosi infine alla recente presentazione a Trieste del volume “Operazione Plutone. Inchieste sulle foibe triestine”, di Claudia Cernigoi e Alessandra Kersevan, che affronta la controversa questione sugli infoibatori, Roberti ha parlato di un “libro che tenta di mistificare la storia di queste terre e di un popolo, con i soliti strumenti della propaganda” e ha quindi evidenziato come la presenza dell’Amministrazione regionale al convegno di oggi abbia “un alto valore simbolico: “loro stanno da una parte, noi siamo convintamente dalla parte opposta”, ha concluso.