Paola Schneider: «Bilancio positivo per le recenti Feste, ora via alle settimane bianche»
La presidente di Federalberghi Fvg: «Fino a marzo strutture piene nei principali poli sciistici». Turisti in arrivo soprattutto dall’Est Europa
Udine, 17 gennaio 2019 – «Le Feste sono andate bene: gli alberghi delle stazioni turistiche hanno lavorato a buon ritmo, nella settimana a cavallo di Capodanno e fino al 6 gennaio nelle nostre strutture ci sono stati moltissimi turisti». È il bilancio tracciato da Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg, dopo le recenti festività. Gli hotel regionali sono stati molto gettonati nel periodo natalizio e le presenze non sono mancate fino all’Epifania, nonostante il meteo poco favorevole. «Le stime fatte, che parlavano di alberghi pieni fino all’80%, non sono state disattese – aggiunge Schneider – e questo nonostante la carenza di neve naturale. Il clima non ci sta aiutando, ma per fortuna la bravura del personale nei poli sciistici e gli efficienti impianti per l’innevamento artificiale hanno consentito alle nostre località di accogliere al meglio gli amanti dello sci».
Dal 20 gennaio, come da tradizione, entreranno anche nel vivo le settimane bianche, capaci di portare nuova linfa alle strutture ricettive del Friuli Venezia Giulia. «Il periodo di soggiorno, ormai, si attesta sui 4-5 giorni – evidenzia la presidente di Federalberghi Fvg – e confidiamo davvero in nevicate abbondanti che possano scongiurare il rischio di disdette. In ogni caso, fino a marzo tutti gli hotel delle principali stazioni sciistiche sono pieni, mentre quelli delle località “minori” sono gli ultimi a riempirsi». Le settimane bianche sono consolidate soprattutto su Piancavallo, Zoncolan, a Tarvisio e a Forni di Sopra.
Ma da dove provengono i turisti? «In gran parte – conclude Schneider – dall’Est Europa. A fare la parte del leone sono i visitatori da Repubblica Ceca e Polonia, ma si muovono anche dall’Ungheria. A Forni di Sopra non mancano croati e sloveni, sullo Zoncolan ci sono i tedeschi. E poi, qualche italiano c’è sempre. Guardando ai prossimi mesi, il bicchiere è mezzo pieno: speriamo soltanto che cada tanta neve!».