Le memorie di guerra di Liselotte Rizzi in un libro
Liselotte e la guerra
E’ veramente sorprendente che dopo molti decenni, ancora le memorie della guerra sanguinino nel cuore dei testimoni diretti del conflitto. Sorprendente ma cosi. E anche Liselotte Rizzi rivive quel dramma in poche dolorose pagine che consegna a noi tutti, come testimonianza che una parte della Germania dovette subire innocente, il male causato dai “colpevoli”. Liselotte , sposa di Aldo Rizzi, uno degli intellettuali più significativi, degli studiosi più qualificati dell’arte friulana e veneta,è di Colonia. Prima di conoscere lo studioso viveva appunto nella città renana e qui comincia la sua storia che nel libro narra in prima persona, in tono sobrio e con una commozione che traspare in molte pagine. Un libro che si legge d’un fiato, senza interruzioni, per la sua immediatezza e per il coinvolgimento che ti coglie ad ogni pagina. Anche chi non conosce Liselotte Rizzi la sente parlare accanto, voce narrante appassionata, ma anche un po’ distaccata da quegli avvenimenti lontani che sono ancora vivi nella sua memoria. Il padre che non voleva iscriversi al partito nazista, la sua cultura protestante luterana imparata in famiglia, una guerra subita, la distruzione della sua bella casa, la profuganza tra le montagne in Baviera e i bombardamenti…tutti quei bombardamenti..e poi il ritorno in città,Colonia distrutta sotto le macerie…la popolazione alla fame,è finito…è finito tutto. In queste pagine si legge il dolore ma anche la rassegnazione di chi non avrebbe voluto, pur essendo appartenente alla razza tedesca…ma ha dovuto subire in silenzio.
Pagine ricche di umanità, come lo è la loro protagonista Liselotte Rizzi, donna nobile dentro e ricca di risorse intellettuali anche in tarda età. La grafica del libro è stata affidata ai nipoti Filippo e Raffaele Rizzi, due giovani professionisti di squisita sensibilità e competenza.
vito sutto