Agricoltura: Riccardi ad Agriest, regole devono essere certezze
Una corretta comunicazione rispetto ai contenuti dei regolamenti esistenti a tutela della salute dei consumatori e della genuinità delle produzioni agricole e agroalimentari, rivolta ai cittadini ma anche agli operatori, avrebbe forse potuto scongiurare emergenze, a volte mediatiche, che hanno messo in crisi alcuni ambiti del mondo rurale. In quest’ottica riveste importanza anche la formazione dei controllori chiamati a vigilare sul rispetto di tali norme: essi debbono interpretare correttamente le regole esistenti, sapendo applicare, ove necessario, il principio del buon senso. Ciò è essenziale, specialmente in un settore come quello primario, nel quale, in talune occasioni, la rigida applicazione dei regolamenti ha messo in serie difficoltà gli operatori, causando problemi di natura economica e occupazionale anche su larga scala. Questi, in sintesi, i contenuti della prima di cinque conferenze sul tema “Agroindustria, territori e turismo del Fvg” che, nell’ambito della rassegna Agriest in corso di svolgimento alla fiera di Udine, ha affrontato i problemi attinenti al settore lattiero-caseario. L’evento, organizzato dalla Presidenza del Consiglio regionale, è stato aperto dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che ha voluto focalizzare l’attenzione dei numerosi operatori e amministratori presenti sul delicato compito di coloro che debbono verificare l’applicazione delle regole in materia di salubrità delle produzioni agroalimentari: si tratta di norme che sono di carattere sanitario. “Sono controllori – ha detto il vicegovernatore – che debbono svolgere il complesso ruolo di garanti della salute dei cittadini ma che, nel contempo ,non possono trascurare gli effetti negativi che la rigida applicazione di alcune norme, spesso scritte a tavolino, può provocare sul tessuto economico-produttivo e, di riflesso, sulla comunità”. “È un problema delicato – ha precisato Riccardi – che può generare situazioni limitative della possibilità di fare impresa, e di lavorare”. Il vicegovernatore ha quindi ricordato la separazione netta che c’è, nel nostro Paese, tra la politica e il controllo del rispetto delle regole. “È inoltre indispensabile – ha aggiunto Riccardi – che chi è chiamato a far rispettare i regolamenti sia in grado di trasformarli in certezze, sia per i cittadini sia per quanti debbono lavorare e fare impresa all’interno di un complesso sistema di norme di tutela”. “Anche in agricoltura, settore che da sempre è un pilastro dell’economia regionale, le regole – ha concluso il vicegovernatore – dovrebbero essere basate sul principio della prevenzione piuttosto che sulla repressione”. L’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Bini, ha dal canto suo ribadito l’importanza dell’industria agroalimentare per la promozione del Friuli Venezia Giulia, “comparto che fonda i suoi risultati su una consolidata tradizione di qualità e genuinità”. “Lo dimostrano – ha sottolineato Bini – i traguardi dei grandi marchi e prodotti della nostra terra che hanno fatto apprezzare questa Regione nel mondo, rappresentando un elemento attrattivo e un complemento alla valorizzazione delle specificità”. “In quest’ottica – ha aggiunto Bini – la Giunta Fedriga ha inteso trasferire la promozione agroalimentare in capo a PromoturismoFvg per fare sì che le eccellenze delle nostre produzioni siano fatte conoscere assieme alle grandi attrattive turistiche del Friuli Venezia Giulia”. Una collaborazione nell’ambito della Giunta regionale, quella tra i settori del turismo e delle Risorse agricole e forestali, che, come ha evidenziato l’assessore alle Risorse agricole e forestali, Stefano Zannier, si è già concretizzata. Zannier è ritornato sul tema della conferenza, che trattava del settore lattiero-caseario, per rilevare come occorra dare modo agli agricoltori e ai produttori dell’agroalimentare di essere informati correttamente sulle norme che regolano il settore primario. In particolare, secondo Zannier è necessario che siano fatti conoscere con chiarezza gli obiettivi dei regolamenti “per consentire agli operatori di sviluppare la propria attività nel rispetto delle norme e – ha concluso – nell’interesse della qualità dei prodotti immessi sui mercati e della salute dei cittadini”.