Viaggio nella tecnologia e arte del cinema: ne parla Simone Venturini a Gorizia per ” UniudForAll”
Le tecnologie del cinema e la grande arte delle luci e delle ombre è il titolo del prossimo incontro di “UniudForAll” (http://digitaluniudforall.uniud.it), iniziativa di divulgazione delle attività di ricerca dell’Università di Udine a Gorizia, rivolta alla cittadinanza, agli insegnanti, agli studenti universitari e delle scuole superiori.L’appuntamento, in programma mercoledì 30 gennaio dalle 15 alle 17 nel polo universitario di S. Chiara a Gorizia (via S. Chiara, 1), avrà come relatore Simone Venturini, docente di cinema, fotografia e televisione del Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale, e offrirà ai partecipanti un viaggio visuale nell’archeologia del cinema e uno storytelling delle mutazioni tecnologiche dell’Occhio del Novecento, capace di rivelare strati e genealogie profonde delle “moving images” dal XVIII secolo a oggi e attraverso questi fare riflettere sullo statuto dei soggetti e degli spettatori che con le immagini in movimento intrattengono da generazioni un rapporto ormai “naturalizzato” e sulla relativa novità e storicità dello scenario mediale contemporaneo.
L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti. È possibile prenotare la propria presenza iscrivendosi online all’indirizzo http://uniudforall-03.eventbrite.it. Per gli insegnanti l’iniziativa è accreditata nella piattaforma ministeriale SOFIA, previa iscrizione. Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo uniudforall@uniud.it o telefonare al numero 0481 580179.
Simone Venturini è professore associato di Cinema, fotografia e televisione all’Università di Udine dove ricopre la carica Coordinatore della Laurea magistrale internazionale in Scienze del patrimonio audiovisivo e dell’educazione ai media / International Master in Audiovisual and Cinema Studies (IMACS). Laureato all’Università di Bologna in Storia del cinema, si è specializzato a Udine nella conservazione e restauro dei beni audiovisivi, conseguendo il Dottorato nel 2007 con una tesi dedicate alla teorie, metodologie e tecniche del restauro cinematografico sotto la supervisione di Nicola Mazzanti. Nel 2008 è divenuto ricercatore e si è specializzato nelle pratiche d’archivio in collaborazione e presso i laboratori L’Immagine Ritrovata di Bologna e Haghe Film di Amsterdam. Collabora con numerosi archivi, musei e istituzioni nazionali ed europee (Eye Film Institute, Österreichische Filmmuseum, Museo Nazionale del Cinema, Cineteca Nazionale, Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa, Slovenska kinoteka, UCLA Film and Television Archive, Cinegraph, HagheFilm, C2RMF – Louvre, Centre Pompidou, Biennale Venezia).