Abete bianco in Friuli: una rete all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità
Sono circa 19.000 gli ettari regionali dove è presente l’Abete bianco che rappresenta il 20 percento della massa forestale delle conifere del Fvg e dove maturano, ogni anno, circa 30.000 mc di pregiato legname. Per valorizzare a 360 gradi questa preziosa risorsa boschiva è stata creata, per la prima volta in Italia, una rete di 8 imprese (con capofila Legno Servizi di Tolmezzo) concentrate nel rilancio di una specie legnosa dalle grandi qualità. FriûlDane, questo il suo nome, ha costruito un progetto di valorizzazione (sostenuto dalla Misura 16.2.1 del Psr Fvg) che ha sviluppato rilevanti elementi di innovazione e sostenibilità all’interno del comparto regionale forestale, promuovendo l’aggregazione in rete e la cooperazione stabile tra aziende in funzione dell’incremento della produttività mediante soluzioni ICT, della caratterizzazione con prove sperimentali di una risorsa legnosa locale di pregio al momento sottoutilizzata, potenziandone il prelievo boschivo in una logica di filiera condivisa con alcuni Comuni montani, offrendo alle imprese partecipanti alla rete ed al mercato, legname e prodotti certificati secondo il sistema Pefc, con marchio di origine proprio e certificazione delle imprese per la catena di custodia dei prodotti legnosi.
Un progetto che verrà esposto in tutti sui particolari, durante uno specifico convegno dal titolo: “Innovazione e sostenibilità della filiera dell’Abete bianco in Friuli”, che si terrà a Udine (presso la sala Convegni di Confindustria, largo C. Melzi 2), giovedì 14 febbraio a partire dalle ore 16.00.
Numerosi gli interventi previsti, dopo l’introduzione di Emilio Gottardo, presidente di FriûlDane. Tra gli altri, sono previsti i contributi di Marco Tarussio (FriûlDane); Carlo Tasso e Claudio Ferfuia dell’Università di Udine; Ezio Facchini del Catas; Sandro Comini di Unidea e Daniele Di Gleria, Sindaco di Paularo. Le conclusioni sono state affidate ad Adolfo Faidiga, vicedirettore centrale Risorse agroalimentari, forestali e ittiche del Fvg.
FriûlDane e il suo progetto hanno anche lo scopo di: rafforzare la competitività del settore forestale (crescita intelligente); preservare gli ecosistemi boschivi sviluppando filiere a ridotto carbon footprint (crescita sostenibile); promuovere nuove occasioni di occupazione in aree marginali (crescita inclusiva).
Agli iscritti all’Ordine degli Architetti e all’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali che parteciperanno al convegno, saranno riconosciuti i relativi Crediti formativi.