Maltempo: Riccardi, ok dragaggi per messa in sicurezza lago di Barcis
Sopralluogo del vicegovernatore a Barcis e Cimolais Barcis, 3 mar – “La Protezione civile effettuerà un’opera di pulizia della superficie e del fondale del lago di Barcis per rimuovere i tronchi depositatisi in seguito al maltempo di fine ottobre, che permetterà la messa in sicurezza del bacino entro maggio”. Lo ha annunciato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, dopo aver effettuato assieme al sindaco di Barcis, Claudio Traina, un sopralluogo sulle sponde dello specchio d’acqua. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte, tra gli altri, anche il direttore della Protezione civile, Amedeo Aristei e il presidente del Consorzio di bonifica Cellina-Meduna, Ezio Cesaratto, è emersa la necessità di intervenire prima dell’estate per consentire l’avvio delle attività turistiche e degli eventi sportivi previsti per la bella stagione, in particolare quelli legati alla motonautica e al canottaggio. Dopo aver confermato lo sghiaiamento del letto del Cellina, il vicegovernatore ha confermato che “la Regione punta a garantire in breve tempo un intervento di messa in sicurezza del lago, in particolare per quanto riguarda il patrimonio boschivo abbattuto dalla furia degli elementi. Analizzeremo nel dettaglio la situazione attuale per valutare che tipo di dragaggio effettuare, tenendo conto in primo luogo dell’incolumità delle persone ed in secondo della necessità d’acqua per gli impianti idroelettrici. Una volta stabilito come agire inseriremo l’intervento, il cui costo è stimabile in circa 600mila euro, nel piano d’azione complessivo finanziato dalle risorse che abbiamo ottenuto dallo Stato nei giorni scorsi”. Riccardi ha quindi incontrato i sindaci dei Comuni di Cimolais ed Erto e Casso, Davide Protti e Antonio Carrara, con i quali ha messo a fuoco le azioni prioritarie che dovranno essere attuate nei rispettivi territori. In merito il vicegovernatore ha spiegato che “cercheremo di inserire queste opere nel piano d’azione generale finanziato con fondi statali e regionali, che complessivamente superano i 400 milioni di euro, attraverso il quale puntiamo a porre rimedio a tutti i danni causati dal maltempo che ha colpito duramente anche la Val Cellina”.