Confartigianato Udine accende i riflettori sullo spettacolo lavoro. Trentacinque bemerenze e due premi speciali, per un totale di 57 artigiani premiati
TILATTI ALLA POLITICA: “PRENDETE ESEMPIO DA ZAMBERLETTI
CHE PER NOI E’ STATO L’UOMO DEL FARE”
Si è rinnovato ieri, domenica 17 marzo, a San Giorgio di Nogaro l’appuntamento divenuto ormai tradizionale per Confartigianato-Imprese Udine che ogni anno, in un Comune diverso della provincia, premia i suoi associati con gli attestati di benemerenza. Un gesto che per l’associazione ha alto valore simbolico. “Ci permette di accendere i riflettori su chi quotidianamente mette in scena il grande e silenzioso spettacolo del lavoro” ha esordito salendo sul palco del teatro San Zorz il presidente dell’associazione provinciale, Graziano Tilatti, salutando la folta platea riunita per l’occasione. Quasi 300 persone tra premiati e famigliari, associati e dirigenti, rappresentanti delle istituzioni civili e militari.
Trentacinque in tutto più due premi speciali, per un totale di 57 artigiani premiati, le benemerenze “sono un riconoscimento alla creatività, la storia, gli sforzi delle tante imprese che sono orchestre economiche capaci di suonare ogni giorno la propria scala musicale” ha detto in apertura la presidente della zona della Bassa Friulana, Loredana Ponta, salutando la varietà di settori rappresentanti. Edilizia, produzione agroalimentare, servizi alla persona, calzoleria, carrozzeria, mosaico, falegnameria, tipografia sono solo alcuni di quelli che uno dopo l’altro stamattina si sono meritati i riflettori a San Giorgio: premiati per una vita di lavoro, il know how, per l’innovazione, per il passaggio generazionale, un mix di ragioni che fanno di ogni singola benemerenza un attestato unico. La festa, celebrata come sempre in occasione del santo patrono degli artigiani, è stata anche l’occasione per consegnare nelle mani della politica i desiderata del mondo artigiano. Richieste che purtroppo sono in molti casi reiterate.
“A politica e istituzioni chiediamo di premiare ogni giorno queste imprese. Per quello che sono e che rappresentano. Chiediamo maggiore attenzione da parte del decisore pubblico per le sorti delle nostre botteghe artigiane”, ha proseguito Tilatti spronando chi oggi occupa ruoli decisionali di seguire l’esempio del commissario straordinario Giuseppe Zamberletti, “che per noi è stato l’uomo della provvidenza, del fare presto e in silenzio”. Il leader degli artigiani ha indicato nello snellimento della burocrazia, nella diminuzione della pressione fiscale e non ultimo in un nuovo modo di guardare a chi fa impresa l’assist delle istituzioni. “Perché bisogna essere veramente temerari a continuare a produrre in un Paese che non agevola il fare, che brucia oltre la metà di quello che produciamo, che fa spendere tantissimo alle imprese per i loro dipendenti ai quali però resta in tasca troppo poco. Aiutateci – ha concluso Tilatti guardando alle prime file, dove si sono seduti l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, il presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin, e diversi consiglieri regionali -. A restituire dignità e redditività al nostro impegno quotidiano al servizio dello sviluppo economico del Paese. Sappiamo che l’amministrazione regionale è al nostro fianco”.
Bini ha raccolto al volo. Anzitutto ringraziando la grande famiglia degli artigiani. “Grazie per quello che state facendo e per aver stretto i denti in questi anni di crisi economica cercando in tutti i modi di preservare i posti dei vostri collaboratori. Siete un esempio di dedizione, onestà e serietà: 28 mila imprese (il 31,2% di quelle Fvg) che offrono lavoro a 80mila persone”. Bini ha quindi ricordato che pur nelle difficoltà dettate dalla congiuntura economica, nazionale e internazionale, nei primi 10 mesi di attività in seno alla giunta regionale diverse cose sono state fatte per le imprese: “Nella legge di Stabilità abbiamo posto un piano straordinario di investimenti pubblici da 319 milioni di euro e abbiamo abbattuto l’Irap, abbiamo prorogato gli interventi anticrisi a favore degli artigiani e siamo andati a scorrere le graduatorie Cata 2018. Con l’approvazione del prossimo progetto di legge 26 introdurremo novità ulteriori. E state pur certi – ha concluso l’assessore – non ci fermeremo qui”.