Il talento artistico friulano va a Milano con G.M. Sambucco e Vanni de Conti
Mostra d’arte del Pittografo Gino Maria Sambucco di Codroipo e presentazione del nuovo romanzo di Vanni de Conti a MILANO ART GALLERY domani 27 marzo ore 18.00.
La mostra nella storica galleria dove hanno esposto grandi nomi, da Rotella a Dorfles a Dario Fo sarà presentata da Salvo Nugnes (presidente di Spoleto Arte) e da Roberto Villa (fotografo di P.P. Pasolini e internazionale di personaggi). Durante la cerimonia di presentazione al pubblico delle opere di Sambucco verrà evidenziato il libro di Vanni de Conti il quale ha usato una foto del maestro Sambucco per la copertina.
Sintesi di Tamburi
La vita è il terreno dell’Essere, siamo qui per questo e per alcuni è facile questo conflitto, per altri è molto difficile e scontroso, come per il personaggio che vive in questo romanzo. Quello che si racconta è la vita di un musicista, che da giovane, dopo il conservatorio, si trasferisce negli Stati Uniti (1936), anche per via del fascismo e dei suoi soprusi. Il sogno è quello di diventare direttore d’orchestra, ma è dibattuto tra due anime, l’amore per Rossini e quello per il Jazz. Dopo molti alti e bassi e precariato ed aver fatto esperienza con grandi noti musicisti, alla fine quando non ci pensa più il sogno si avvera, ma ormai è vecchio e di conseguenza i suoi temi della vita si sono trasformati e si trasformano ancora proprio nel finale della storia, quando per amore della sorella morente lascerà la direzione d’orchestra e tornerà, dopo 50’anni, in Italia. Qui vive una nuova vita, non prevista dove i poli d’amicizia e confronto sono un ragazzo 15’enne che lo coadiuva in cambio di lezioni di piano e un prete stravagante, colto: alla fine se ne andrà col suo credo buddista-lamaista, nato negli ultimi anni, per non più rinascere.
Vanni De Conti, noto più come fotografo che scrittore, se non per la parentesi ‘Giulietta e Romeo in Friuli’, si firma con un pseudonimo: Giovanni dei Conti di Chioggia, avendo individuato nella preistoria della sua famiglia l’origine nel 1300. Singolare è la sua scelta di copertina, senza titolo, ma con un dialogo fra il personaggio Axel e il prete.