Riprende il ciclo di incontri sul territorio tra portavoce M5S e cittadinanza
Insieme all’ eletto alla Camera Luca Sut, i portavoce in Regione Fvg e in Comune a Fiume Veneto,. Mauro Capozzella e Tiziano Casari: “Dal parroco Don Davide Gambato la segnalazione di molti cittadini in forti ristrettezze economiche nella nostra comunità”
Roma, 27 marzo 2019 – “Sabato prossimo un’altra giornata dedicata al Reddito di Cittadinanza che interesserà il comune di Fiume Veneto, presso l’Aula magna di via san Francesco 37”.
A presentare il prossimo incontro tra cittadini e MoVimento 5 Stelle è il deputato pentastellato Luca Sut che riprende il ciclo di appuntamenti esplicativi sulla nuova misura varata dall’Esecutivo gialloverde:“Non dimentichiamo che il Fvg con i suoi 43mila persone potenzialmente beneficiarie del Rdc e livelli di reddito che sono fanalino di coda tra le regioni del Nord – prosegue Sut – non è immune dal virus della povertà. La grande crisi economica del 2008 ha lasciato tracce profonde nel nostro tessuto occupazionale e Fiume Veneto ci viene segnalato tra i Comuni dove l’indigenza si attesta su livelli non trascurabili. Siamo una regione con una forte cultura del lavoro che però – incalza il portavoce M5S a Montecitorio – a un certo punto è mancato, e dove chi è in difficoltà spesso si nasconde per non ammettere una povertà che stride con un passato di benessere, costruito con le proprie braccia ma che oggi è per molti solo un ricordo”.
Insieme al deputato Sut siederà al banco dei relatori il collega in Regione Fvg Mauro Capozzella, già presente nelle tappe precedenti del percorso informativo tracciato dagli eletti pentastellati in fatto di Rdc, assieme al rappresentante M5S in consiglio comunale, Tiziano Casari. “Partecipo con piacere all’incontro di sabato – aggiunge Casari – a cui ho inviato la sindaca di Fiume, Jessica Canton e dove contribuirò a spiegare ai miei concittadini cos’è il Rdc, chi ne ha diritto e quali requisiti occorrono per potervi accedere. La mia presenza è particolarmente sentita in quanto so dell’esistenza di molti concittadini che vivono in silenzio una condizione spesso immeritata, e da cui sarebbero pronti a uscire se qualcuno offrisse loro un’opportunità”.