3 Avrîl fieste de Patrie dal Friûl
3 APRILE, NASCITA DI UNA NAZIONE
La Fieste de Patrie dal Friûl celebra il 3 aprile 1077, data in cui a Pavia l’imperatore Enrico IV sanciva la nascita dello Stato Patriarcale Friulano. Lo Stato friulano, retto dal Patriarca, aveva proprie leggi, un proprio esercito, batteva moneta e costituì uno dei più vasti territori statuali dell’epoca. Nel 1420, dopo una lunga guerra, fu conquistato da Venezia.
La prima edizione della Festa del Friuli risale al 1977: fu ideata da don Francesco Placereani (Pre Checo) in occasione dei 900 anni e si svolse ad Aquileia. A partire dal 2002 la manifestazione ha ottenuto l’adesione delle principali istituzioni friulane. Nel 2015, con l’approvazione della legge regionale 6, la Regione Friuli-V. G. ha riconosciuto ufficialmente questa ricorrenza con l’intento di valorizzare la storia di autonomia del popolo friulano.
L’ANTICA BANDIERA DELLA PATRIE
La bandiera del Friuli – ufficialmente riconosciuta per legge – è formata da un drappo di forma rettangolare con al centro un’aquila araldica d’oro con ali spiegate, testa a sinistra, rostro aperto e artigli rossi, posta in campo azzurro. Tale bandiera è una delle più antiche d’Europa: essa infatti trae origine dall’antico stemma della Patria del Friuli, già in uso nel ‘300, e il cui più prezioso esemplare (del 1350, appartenuto al Patriarca Bertrando) è conservato nel Museo del Duomo di Udine.
La bandiera del Friuli non va confusa con quella della Regione Friuli-Venezia Giulia, che ha un’origine molto più recente (1963) e tutt’altro significato storico: sulla bandiera regionale l’aquila rappresenta Roma che soccorre Aquileia, simboleggiata dalla torre sottostante.
IL PRIMO PARLAMENTO D’EUROPA
Il Parlamento della Patria del Friuli è, secondo alcuni studiosi, il più antico d’Europa. Nacque dalle assemblee consultive dei nobili e del clero, convocate dal Patriarca di Aquileia fin dal XII secolo per chiedere nuove contribuzioni in moneta e in uomini d’armi. Nel giro di poco tempo, tuttavia, il Parlamento della Patria assunse sempre più vaste funzioni legislative, amministrative e giudiziarie. Nel Parlamento, accanto ai nobili e agli ecclesiastici, sedevano anche i rappresentanti dei Comuni. Esso operò per circa 600 anni, fino al 1805 quando fu soppresso da Napoleone.