Caccia: monitoraggio beccacce strumento per prelievo sostenibile
L’amministrazione regionale ha portato avanti, per il secondo anno consecutivo, il progetto di studio e monitoraggio della specie beccaccia che rappresenta un passo avanti culturale del mondo venatorio del Friuli Venezia Giulia e offre una maggiore conoscenza della specie, della struttura demografica e dei fenomeni migratori, elementi utili per organizzare il prelievo e stabilire corretti calendari venatori per una caccia sostenibile. Il dato è emerso nel corso del resoconto della stagione venatoria 2018-2019 ieri sera a Villa Manin di Passariano con l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, il presidente della Federazione delle associazioni nazionali dei Beccacciai del Paleartico Occidentale (Fanbpo) Paolo Pennacchini, Marco Tuti della commissione scientifica Fanbpo e Dario Colombi del servizio caccia della Regione Fvg. Nel corso dell’incontro è stato evidenziato come la caccia oggi si basi su dati scientifici grazie ai quali è possibile avere evidenza se una determinata specie si trovi in uno stato favorevole di conservazione tanto da poter essere cacciata. “I parametri emersi dal prelievo e dallo studio – ha indicato Pennacchini – ci dicono che la caccia alla beccaccia con il cane da ferma è un’attività sostenibile in Friuli Venezia Giulia così come avviene in tante altre parti d’Europa e la specie si trova in uno stato favorevole di conservazione”. Nel dettaglio, sono state 661 le ali campione di beccaccia raccolte in Friuli Venezia Giulia da parte di 54 cacciatori formati e partecipanti al progetto Ali d’Italia che mette in pratica il protocollo scientifico denominato “Metodo Boidot”: lo studio del piumaggio alare per la determinazione dell’età delle beccacce prelevate. Fra i dati rilevati vi è il rapporto giovani-adulti ovvero l’age ratio: la percentuale dei giovani rispetto agli adulti che tocca il 78% rispetto al 67% della stagione precedente. “Quando questo valore si attesta intorno al 70% – ha spiegato Pennacchini – possiamo confermare il buon andamento dell’annata riproduttiva. Significa inoltre che abbiamo prelevato di più gli interessi (giovani) del capitale (adulti), realizzando pertanto un prelievo sostenibile”. Il monitoraggio sperimentale della specie beccaccia voluto dalla Regione in collaborazione con Fanbpo consente di conoscerne la fenologia della migrazione e lo svernamento. Il censimento è stato svolto volontariamente da cacciatori dediti alla caccia alla beccaccia che hanno partecipato a corsi di formazione specifici e tutti i dati provenienti dalle operazioni di monitoraggio sono stai raccolti dal Servizio caccia e risorse ittiche regionale.