Caso Fontanini/Del Torre, ecco la mobilitazione delle donne a sostegno della consigliera comunale vittima dell’attacco del sindaco
di Irene Giurovich
Non si fermano le reazioni indignate da parte dei cittadini per l’assenza di scuse da parte del Sindaco di Udine, Piero Fontanini, che aveva attaccato pesantemente sul piano fisico la consigliere comunale Cinzia Del Torre a seguito delle sue dichiarazioni sulla festa della Patria del Friuli, il 3 aprile, andata desolatamente deserta. La rilevazione oggettiva del fallimento di un’iniziativa in piazza ha fatto scatenare il sindaco che aveva riservato alla Del Torre frasi non riproponibili in questa sede che potrebbero prefigurare una sorta di bullismo istituzionale con venature diffamatorie a mezzo stampa. Tutte le donne sono offese, ma anche tutta la comunità, dalle parole del primo cittadino.
La società civile non si ferma di fronte al silenzio assordante. Per questo un gruppo di donne ha deciso di avviare un appello/mobilitazione scrivendo una lettera aperta indirizzata a Fontanini in cui si esigono scuse pubbliche.
Egregio Sig. Sindaco,
come cittadine e cittadini di Udine esprimiamo il nostro sconcerto, imbarazzo e disagio a seguito delle sue ultime esternazioni nei confronti della consigliera comunale di minoranza Cinzia Del Torre.
Sappiamo molto bene che ogni donna che si affaccia ad un ruolo pubblico o istituzionale paga sistematicamente un primo pesante tributo sul proprio corpo, che risulta sempre “troppo” (troppo giovane, troppo vecchio, troppo bello, troppo maschile, troppo vistoso, troppo anonimo, troppo grasso, troppo magro) o “troppo poco” (poco materno, poco femminile, poco aggraziato…). Insomma non è mai “giusto”!
L’oggettivazione sessuale dei corpi femminili, che vede nelle bambole Barbie l’unità di misura occidentale di un modello artificiale e distorto della realtà delle donne, incentiva il mantenimento di parametri culturali che umiliano e subordinano la figura femminile, perché utilizzano il corpo della donna a scapito delle sue capacità intellettuali.
Siamo infatti certe/i che le donne possiedono capacità, esperienze e competenze tanto quanto i molti colleghi maschi, la cui fisicità passa comunque in secondo piano.
Avendo compreso da tempo come la lingua sia potere e il linguaggio specchio fedele del nostro tempo e del nostro pensiero, ci chiediamo come sia possibile da parte sua, quale massimo rappresentante delle istituzioni della nostra città, veicolare pubblicamente stereotipi e pregiudizi di vecchio stampo maschilista e misogino, per poi sostenere ripetutamente la necessità di fare prevenzione e formazione nelle scuole fin dai primi anni di vita dei nostri bambini e bambine per una cultura del rispetto reciproco.
Attualmente il linguaggio usato è divenuto gergale, a volte volgare, il tono sferzante e irridente, ma è il linguaggio dello spettacolo proprio della satira e della parodia. Un linguaggio che non si addice a chi è attivo/a politicamente e ha un ruolo istituzionale, soprattutto se rappresenta nella sua carica tutte le cittadine e i cittadini.
Il rispetto nei confronti delle persone, di tutti gli individui, ma soprattutto delle donne, è infatti performante, veicola valori o disvalori nella pubblica opinione: chi parla male, pensa e vive male.
Ci auguriamo che il mondo della politica ne tenga conto e che – se verranno di nuovo pubblicate repliche all’attuale amministrazione – come è normale in ogni democrazia – le risposte siano argomentate in base ai fatti e non sul piano dell’aspetto fisico delle persone.
Dispiace, inoltre, che lei – davanti alle numerose prese di posizione uscite anche sul quotidiano locale, circa il suo spiacevole e deplorevole intervento, peraltro pensato e pubblicato coscientemente – non abbia saputo neppure inviare una parola di scuse alla consigliera Del Torre, da anni impegnata nella politica cittadina.
Per tutti questi motivi, con la presente, chiediamo di porgere pubblicamente le sue scuse nei confronti della Consigliera Cinzia Del Torre, dimostrando, così, di aver riconosciuto la gravità delle sue azioni, che in ultimo, offendono anche noi.
In poche ore le firme stanno arrivando a ritmo continuo, ci fa sapere la Cinzia Del Torre. Per sottoscrivere l’appello, inviare una mail a siamotuttecinziadeltorre@gmail.com