Andy Warhol a Portopiccolo (Trieste): genio tra il sacro e il profano
Un suggestivo borgo marinaro, un perfetto progetto di riqualificazione urbana che coniuga sostenibilità ambientale e avanguardia, un’oasi paesaggistica in cui architettura, tecnologia e benessere si fondono insieme, questa, la cornice che accoglie l’esplosione dei colori Pop di Andy Warhol. Il genio della Pop Art colora il litorale della costa del Friuli Venezia Giulia, nell’incantevole area della Riserva Naturale delle Falesie di Duino, a Portopiccolo, nella Baia di Sistiana, a pochi chilometri di distanza dall’incantevole Trieste. Una mostra suggestiva ed emozionante che propone circa 60 opere del maestro americano che raccontano le sue vicende artistiche e personali. Il LOFT espositivo, situato tra I vicoli di Portopiccolo, accoglie i volti noti delle icone degli anni Sessanta come le celebri Marilyn Monroe e Isabelle Adjani, i cimeli della storia del rock americano e le icone dissacranti del consumismo di quegli anni come la serie completa delle Campbell’s Soup. Opere che rivelano l’artista a tutto tondo, offrendo una panoramica completa sulla personalità camaleontica e poliedrica di Andy Warhol: da una parte il suo volto più famoso, quello dissacrante e irrisorio, il provocatore per eccellenza della borghesia, l’acerrimo nemico del consumismo americano, il volto noto dei locali più in voga della vita notturna di Manhattan, l’uomo che si circondava di vizi e di piaceri consumati all’interno di circoli privati e capofila di feste all’insegna del lusso, della trasgressione e dell’opulenza newyorkese. Dall’altra parte, quelle stesse opere offrono uno spaccato di vita meno conosciuto, quello celato e nascosto a tutti se non alla famiglia e ai pochi amici; opere che allo stesso tempo raccontano le fragilità e le debolezze di un uomo profondamente devoto e dedito alla fede, alla spiritualità, alla preghiera e alla beneficenza.