La signora del buongusto Claudia Chiavegato
“La mia cucina è “Confort food” ovvero “il cibo che conforta” perché favorisce i bei ricordi”
Scritto da Enrico Morandi
Incontro Claudia Chiavegato. L’ appuntamento è presso la sua nuova creazione, il Bistrò di via Marinelli 10 a Udine. Claudia mi accoglie con un bel sorriso e mi dà subito l’ impressione sia una persona molto energica e dalle molte idee nuove. Ci accomodiamo sugli alti sgabelli dell’ ingresso, accanto a una lunga mensola. Come i reporters di vecchia memoria, recupero il mio taccuino per gli appunti per cominciare questa intervista.
Come si descriverebbe Claudia Chiavegato?
“Claudia è cittadina del mondo. Ho vissuto all’ estero, in Nigeria, perché il mio papà vi lavorava. Ho cominciato a cucinare prestissimo perché ho seguito la passione per la cucina etnica. Il Laboratorio di Pavia di Udine intitolato “ La Cucina di Claudia”, aperto nel 2015, è conseguenza delle mie considerazioni sull’ alimentazione sana e corretta rivolta ai piccoli atleti del Minibasket. In passato sono stata Allenatrice e Istruttrice Nazionale di Minibasket. In particolare, quando mi trovavo in un College sportivo inglese, sono stata ispirata dall’ organizzazione che curava l’ alimentazione dei ragazzi. E’ lì che ho cominciato a elaborare una mia filosofia sul cibo e ho pensato di aprire un Laboratorio di cucina. Nella gastronomia cerco la qualità e la stagionalità dei prodotti e mi avvalgo della collaborazione di qualificate aziende locali di produzione agroalimentare, che mi premuro di far conoscere ai miei affezionati clienti perché sono un valore distintivo.
A marzo abbiamo inaugurato il Bistrò nel Centro di Udine. Il Bistrò è il frutto di una ricerca personale, dell’ incontro tra diverse culture nella gastronomia e di una formazione continua uniti alla cura del servizio dedicato ai clienti”.
Cosa propone Claudia ai suoi clienti del Bistrò?
“La mia cucina è “Confort food” ovvero “il cibo che conforta” perché favorisce i bei ricordi”.
Questo mi fa venire alla mente il cartoon intitolato “ Ratatouille “, quando il famoso critico gastronomico Egò rimane estasiato dalla pietanza che gli viene presentata perché gli riporta alla mente i profumi e le immagini di quando era bambino. Claudia mi ricorda una frase tratta da “Ratatouille” : “Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare “…
“La nostra giornata comincia con una ricca proposta di colazioni per i nostri ospiti a base di torte appena sfornate, pancakes caldi, pane fresco con marmellata o cioccolata, yogurt con frutta e muesli. Per chi preferisce la colazione salata preparo uova bio strapazzate (anche con pancetta), croissant e toasts. Tutto questo si può accompagnare a una grande varietà di bevande, sia calde che fredde. Il pranzo è vario con proposte sempre nuove e giornaliere che prevedono anche la possibilità del take away. Comunque il Bistrò propone un menù fisso e un menù settimanale con due primi e due secondi ogni giorno diversi. Questi menù si possono scaricare dal sito internet”.
Mi sembra che il Bistrò sia quanto descritto e anche altro…
“Certo. Il Laboratorio Gastronomico del Bistrò organizza Corsi di Cucina dove trattiamo i sapori del territorio, i profumi e le curiosità dal mondo che ci danno la sensazione di intraprendere un lungo viaggio nelle culture del cibo lontane. La Cucina di Claudia offre un servizio di catering e chef a domicilio per feste private ed eventi aziendali con menù personalizzati e programmati in base alle esigenze specifiche del cliente. Il nostro Laboratorio confeziona pranzi con ingredienti di qualità anche in comodi contenitori biodegradabili (lunch box) che si possono prenotare contattando “La cucina di Claudia” e si possono ritirare presso il Bistrò. Per poter offrire un servizio così accurato mi avvalgo di due collaboratrici insostituibili, Stefania e Ilenia. Siamo un trio “pericolosissimo” per la nostra inesauribile energia e perché ci aggiorniamo continuamente e sperimentiamo nuovi menù”.
L’ intervista con Claudia volge al termine e mi lascia la sensazione di aver dialogato con chi pensa che, ancor più della parola, il cibo si presti a mediare culture diverse , aprendosi a ogni sorta di invenzioni, incroci e contaminazioni e lo consideri cultura perché ha inventato e trasformato il mondo.