La Fiera Regionale dei Vini di Buttrio promuove la viticoltura sostenibile
Tutto pronto per la 87ma edizione della Fiera Regionale dei Vini di Buttrio, la più antica d’Italia, che si terrà dal 6 al 9 giugno nella Villa di Toppo-Florio sui Colli Orientali del Friuli. Giovedì 30 maggio, alle 11.00 nella sala Kugy della sede di Udine della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, sarà presentato ufficialmente dalla Pro Loco Buri, insieme alle autorità, a partire dal Comune e gli altri partner coinvolti, il programma di questa edizione che, tra le varie novità, si allunga di un giorno grazie alla “pre-apertura” del giovedì sera, momento che si va ad aggiungere a quelli tradizionali del venerdì, sabato e domenica.
Nell’attesa di conoscere tutti i dettagli dell’appuntamento vinicolo, è già ufficiale il tema del convegno principale della manifestazione, proposto dal Comune insieme alla Pro Loco, che sabato 8 giugno alle 11.30 nella Villa vedrà gli esperti discutere sul tema della Viticoltura sostenibile in Friuli Venezia Giulia. Un prestigioso momento di confronto al quale parteciperà anche la rappresentante del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare Fiamma Valentino (Sogedisd, società in house del Ministero) per presentare il progetto nazionale Viva – La sostenibilità nella viticoltura in Italia. La docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza Lucrezia Lamastra porterà invece esempi positivi di progetti di sostenibilità territoriale, mentre Pierbruno Mutton racconterà l’impegno dell’Ersa Friuli Venezia Giulia per la viticoltura sostenibile. Infine Maria Dei Svaldi di Desam-Rete Vini sostenibili, racconterà la valorizzazione del territorio vitivinicolo attraverso la sostenibilità, l’importanza della promozione e della riconoscibilità di un territorio.
Il convegno vede coinvolti oltre a Comune e Pro Loco di Buttrio, la Rete Vini sostenibili, il Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unione nazionale Pro loco d’Italia, il progetto Viva – Sostenibilità nella vitivinicoltura italiana, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Ersa, Desam. Un importante momento di approfondimento scientifico e di conoscenza di buone pratiche che sì concluderà con un aperitivo-incontro con i produttori che aderiscono al progetto di viticoltura sostenibile Viva, ovvero le cantine Livio Felluga, Venica&Venica, Principi di Porcia e Russiz Superiore. In questo modo, si dimostrerà come aspetti sociali, economici e ambientali della viticoltura possono equilibrarsi a tutto vantaggio dei territori che li applicano.
Il convegno rientra nel programma del Festival dello sviluppo sostenibile, insieme con altri eventi sul tema sostenibilità e Agenda 2030 organizzati in Italia da più di 200 Associazioni, Enti Pubblici e Privati e Organizzazioni varie. Tra questi, anche la Rete Vini Sostenibili, che insieme ad alcune aziende che hanno aderito a Viva, sostiene la diffusione della cultura della sostenibilità, con circa 10 eventi in Italia, compreso quello di Buttrio.
INFO GENERALI
Abbattimento delle emissioni, riduzione dei consumi, gestione sostenibile dei vigneti; le aziende vitivinicole friulane sono consapevoli che le decisioni e le pratiche utilizzate nei vigneti ed in cantina influiscono sulla qualità delle uve, del vino ed anche sulle risorse naturali. Non da meno la protezione della biodiversità, delle specie vegetali ed animali, la formazione costante degli addetti ai lavori, la divulgazione alla comunità, ai clienti ed ai fornitori rappresentano i cardini ed i principi di una prassi che abbraccia in toto il concetto di sostenibilità.
Negli ultimi tempi, la misurazione dell’impronta socio-ambientale, il miglioramento continuo e la comunicazione della sostenibilità di un prodotto in un mercato sempre più attento alle dinamiche ambientali e sociali è diventato prioritario: uno strumento in più per valorizzare l’immagine delle aziende friulane, aumentando competitività nel mercato nazionale e internazionale promovendo nel contempo l’intero comparto produttivo, il territorio e le sue eccellenze.
Nel 2017 viene messo a punto il progetto “viticoltura sostenibile FVG”, finanziato dalla Regione con fondi del PSR2014-2020. Si delineano nello sviluppo del progetto programmi di sostenibilità nei quali il monitoraggio puntuale dell’impatto delle attività vitivinicole – tramite il disciplinare VIVA – Ministero dell’Ambiente, ha permesso la riduzione dei consumi energetici, la riduzione dei trattamenti, la creazione di economie circolari delle risorse naturali, la formulazione di Bilanci di Sostenibilità. Fondamentali sono gli obiettivi di miglioramento e scelte mirate per raggiungerli: nel concreto l’impiego di bottiglie più leggere, il green packaging, l’ammodernamento dell’attrezzatura agricola (per esempio atomizzatori a recupero) e scelta di filiera corta anche di fornitori.
La certificazione di sostenibilità VIVA, rilasciata dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare non solo è un’occasione di approfondimento e di miglioramento continuo per i viticoltori, ma diventa un innovativo esempio di trasparenza al consumatore finale a garanzia di un comparto produttivo “custode delle future generazioni”.