Ambiente: Comune Savogna aggiorni costi pulizia discarica
“Il Comune di Savogna d’Isonzo deve predisporre una nuova quantificazione della spesa aggiornando gli importi che risalgono ad oltre dieci anni fa al fine di consentire alla Regione di poter valutare tutte le opzioni percorribili per l’effettuazione dei lavori. Sarà cura della direzione Ambiente sollecitare l’Amministrazione comunale in tal senso”. Lo ha affermato oggi a Trieste, in Consiglio regionale, l’assessore Fvg all’Ambiente, Fabio Scoccimarro, replicando a un’interrogazione a risposta immediata (iri) relativamente alla discarica abusiva di Savogna d’Isonzo, considerata quale emergenza che dura da oltre vent’anni. “Il deposito di rifiuti in questione – ha spiegato Scoccimarro – è stato oggetto di un sequestro a seguito di un intervento della Provincia di Gorizia nel 1997. Il materiale depositato all’esterno del capannone è costituito da terra mescolata a pluff risultante da macinazione di imbottiture del settore automobilistico. All’interno del capannone erano stati anche depositati materiali plastici”. “Come noto – ha proseguito l’assessore – la ditta che ha eseguito tale operazione, sfruttando un buco normativo di una decina di giorni, è poi fallita. Negli anni successivi con due contributi, uno della Provincia di Gorizia e uno della Regione, il Comune, previo dissequestro temporaneo dell’area, ha fatto portar via gran parte dei rifiuti che erano presenti all’interno del capannone”. “L’amministrazione comunale – ha precisato Scoccimarro – ha anche proceduto a far asportare parte dei rifiuti all’esterno nell’area prospiciente il Vipacco, fatto posare un telo in hdpe sopra la restante parte e sono state fatte da Arpa le necessarie analisi dei terreni per scongiurare eventuali necessità di procedere ad una bonifica”. “Nel corso degli anni – ha evidenziato ancora l’assessore all’ambiente – il Comune aveva cercato di trovare delle soluzioni economicamente sostenibili per procedere alla pulizia dell’area, pensando anche a una vagliatura per separare il terreno dai rifiuti, quantificando in oltre un milione di euro il costo dell’operazione”.