Ambiente: ok a cabina regia sviluppo sostenibile Fvg
Via libera dell’esecutivo alla costituzione della Cabina di regia che dovrà definire la governance con la quale indirizzare la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile del Friuli Venezia Giulia. Lo ha deciso quest’oggi la Giunta approvando, su proposta dell’assessore all’Ambiente Fabio Scoccimarro, un’apposita delibera. In base ad una risoluzione dell’Organizzazione delle Nazioni unite del 2015, che determina 17 obiettivi globali e 169 target da raggiungere entro il 2030, ogni singola Regione si deve dotare di una propria strategia di sviluppo, coerente agli obiettivi di quella nazionale. A tal proposito già a marzo il Friuli Venezia Giulia aveva istituito il gruppo di lavoro interdirezionale; in quell’occasione era emersa la necessità di procedere all’istituzione di una cabina di regia con il compito di governare il processo e di rappresentare l’anello di collegamento tra il territorio e i decisori. Con il provvedimento dell’esecutivo è stato quindi definito il gruppo di lavoro, che è formato dai Direttori centrali della Regione e da quelli dell’Ente tutela Patrimonio ittico (Etpi), Ente Regionale per lo Sviluppo Rurale (Ersa), Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia (Erpac) e dell’Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori (Ardiss). L’organismo, che opererà sotto la direzione del Direttore generale della Regione e con il supporto tecnico della Direzione centrale Ambiente ed energia, potrà essere integrato – su richiesta – dal Direttore generale dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (Arpa). La sede primaria dei lavori sarà la Direzione generale in piazza Unità d’Italia a Trieste. La Cabina di regia resterà in carica fino ad ottobre del 2020 e comunque sino all’adozione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile. “Lo scorso dicembre – spiega l’assessore Scoccimarro – abbiamo sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente un accordo di collaborazione per attività di supporto alla realizzazione degli adempimenti previsti dalle strategie regionali per lo sviluppo sostenibile. In particolare il protocollo prevede la realizzazione di attività condivise di ricerca, l’elaborazione di documenti tecnici, la definizione di metodi e strumenti per il monitoraggio e la valutazione delle azioni intraprese nonché la realizzazione di iniziative sia per il coinvolgimento attivo della società civile sia per promuovere l’attuazione delle Strategie nazionale e regionale per lo sviluppo sostenibile”.