Emergenze idriche e calamità, un super macchinario per offrire un valido aiuto alla collettività
Arrivata in CAFC, primo Ente in Fvg a vantarla, garantisce la distribuzione di 3 L a persona
Una macchina all’avanguardia garantirà nelle emergenze la distribuzione di acqua potabile ai cittadini. La novità in CAFC si chiama confezionatrice con dosatore per liquidi: un investimento di oltre 40 mila euro che assicura, in situazioni di meteo avverso o di eventi atmosferici e naturali eccezionali (quali alluvioni, terremoti, etc), la fornitura di acqua alla collettività. Sul territorio regionale CAFC è il primo gestore di Servizi idrici integrati ad aver voluto dotarsi di questo sistema avanzato. La presentazione ufficiale è avvenuta nella sede di CAFC alla presenza del vicepresidente della Regione FVG, Riccardo Riccardi, che è anche assessore alla Protezione Civile, le cui parole di plauso per questo baluardo per la sicurezza non si sono fatte attendere: “Esprimo la mia gratitudine a Cafc la cui tecnologia e innovazione rappresentano la certezza in ogni situazione; la vostra tecnica elevata e le vostre competenze vi fanno eccellere. Voi risolvete i problemi con operazioni che diventano buona pratica per tutto il territorio”.
“Si tratta di un investimento importante, a conferma della continua ricerca di alti livelli di specializzazione per la cui realizzazione siamo impegnati – spiega il Presidente di CAFC Salvatore Benigno – , abbiamo voluto settare la confezionatrice sui 3 litri di acqua a persona che è il target ottimale definito dai parametri internazionali”. In queste settimane verranno messi a punto gli ultimi dettagli in modo che già per l’estate la confezionatrice possa essere utilizzabile. Fino ad oggi venivano impiegate le autobotti per portare l’acqua potabile nelle zone oggetto di catastrofi o emergenze, con i cittadini costretti a recarsi presso i punti di distribuzione con notevole disagio soprattutto per gli anziani e le persone affette da disabilità.
Proprio per tutelare i cittadini, CAFC ha deciso di assicurare il corretto approvvigionamento dalla fonte (l’acquedotto a cui la confezionatrice è collegata) agli utenti finali – evitando che i cittadini si portino da casa contenitori non idonei allo scopo – a cui verranno consegnati appositi kit d’acqua sicura e controllata sotto forma di sacchetti per alimenti con un sistema “porta a porta” in collaborazione, ad esempio, con le squadre di Protezione civile comunali. Il macchinario ha una capacità di 400/500 kg; 600 litri di capacità per pallet; può produrre dalle 900 alle 1000 confezioni ogni ora (potenzialmente anche di più, visto che dipende dalla pressione di esercizio). Sui sacchetti contenenti l’acqua verranno scritte tutte le raccomandazioni del caso. Sul lato interno il materiale è in polietilene per scopo alimentare; mentre sul lato esterno l’involucro è polipropilene. Un test drive idrico non da poco, visto che ogni sacchetto deve rispondere a rigidi parametri: deve essere tracciato, non rompersi se cade da 1 metro di altezza grazie allo spessore del film, saldato termicamente, che lo rende resistente a questo tipo di urto. La tracciabilità del sacchetto prevede tutte le indicazioni necessarie: data di confezionamento, scadenza, raccomandazioni quali ‘non esporre ai raggi solari’, ‘non disperdere nell’ambiente’, verrà inserita la dicitura visiva per l’apertura.
Il percorso di formazione del personale CAFC SPA preposto è già iniziato: dalle due persone già preparate si arriverà ad una decina di tecnici, con background specifico, in grado di gestire il macchinario.
In caso di emergenze di portata più ampia si potranno ri-settare i parametri ed ottenere un numero di confezioni più alto in un range di tempo ancora più limitato.