I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine restituiscono alla Parrocchia di San Bernardo Papa di Signayes una statua lignea policroma raffigurante Santa Barbara, rubata nel 1976
Il 16 giugno 2019, alle ore 11:00, presso la Chiesa di San Bernardo nella frazione di Signayes ad Aosta, alla presenza del Sindaco, Avvocato Fulvio Centoz, del Soprintendente per i beni e le attività culturali, Dottor Roberto Domaine, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Udine Maggiore Lorenzo Pella, al termine della Santa Messa, restituirà al Parroco Don Nicola Corigliani una statua lignea policroma raffigurante Santa Barbara, asportata da quella chiesa nel 1976.
Il manufatto sacro, realizzato nel XVII secolo dalla scuola di intagliatori valdostana, era stato individuato dai militari del Nucleo TPC di Udine, nell’ambito dell’attività di ricerca su piattaforme on-line di materiale sacro e devozionale illecitamente sottratto, posto in vendita da un antiquario trentino. Le attività di indagine immediatamente esperite, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovereto (TN), avevano consentito di accertare la perfetta corrispondenza tra il manufatto posto in vendita e quello presente nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti – gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – identificandola come quella sottratta da ignoti la notte tra il 6 ed il 7 aprile del 1976 dall’interno della Chiesa di San Bernardo in Signayes, assieme ad altri beni di natura ecclesiastica. Il manufatto ligneo, al momento del furto, era posizionato all’interno della sacrestia poiché veniva esposto solamente in occasione della ricorrenza della Santa Patrona protettrice del Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco.
La preziosa collaborazione intercorsa tra l’Ufficio Beni Ecclesiastici della Diocesi di Aosta, una parrocchiana memoria storica della Chiesa di San Bernardo e la locale Soprintendenza per i beni e le attività culturali consentiva al Nucleo TPC di Udine di richiedere all’Autorità Giudiziaria il sequestro dell’opera che ha permesso la successiva restituzione all’avente diritto.
Il titolare dell’esercizio antiquariale, ove l’opera era stata posta in vendita, è stato deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione.
L’evento evidenzia, ancora una volta, come il costante monitoraggio del mercato antiquariale on-line, nonché la perseveranza dimostrata dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Udine consenta, anche a distanza di anni, il ritorno a casa, reinserendola nel contesto territoriale che le è proprio, di un’opera sacra costituente la memoria storica di Aosta, della sua comunità di fedeli nonché del Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco che erano rimasti particolarmente colpiti, all’epoca dei fatti, dal furto e che oggi possono riappropriarsi di un prezioso bene culturale di elevato valore devozionale.