Turismo: Cammino Sant’Antonio esalta offerta slow in Fvg
L’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, ha illustrato alla Giunta regionale la proposta, pervenuta all’Amministrazione dalla pontificia Basilica del Santo di Padova, per l’adesione del Friuli Venezia Giulia alla realizzazione del Cammino di Sant’Antonio, da Campo Milazzo (Messina) a Padova via Assisi, percorso che potrebbe essere prolungato fino a Gemona dal Friuli. L’ipotesi, ha spiegato Bini, si riferisce all’inserimento del tracciato da Padova a Gemona nell’Atlante dei Cammini d’Italia, curato dal ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. Si tratta, evidenziato l’assessore, di dare corpo a una nuova opportunità per far conoscere il Friuli Venezia Giulia anche attraverso il turismo slow, rappresentata dai pellegrinaggi della Fede, che seguono i percorsi tracciati dalle figure emblematiche della Chiesa cattolica e toccano. oltre ai luoghi del culto, anche scenari e siti di rara suggestione che caratterizzano la regione e attraverso i quali si propone ai visitatori con le sue molteplici attrattive. Viene così recepito un progetto del Comune di Gemona, raccolto dai promotori del CamSAnt, di un Cammino di pellegrinaggio dalla località pedemontana friulana a Padova in quanto a Gemona si trova il più antico santuario antoniano del mondo risalente al 1248. La proposta, sostenuta dal Santuario di Sant’Antonio di Gemona del Friuli, dalla Regione, da PromoTurismoFvg e dall’Università di Udine, sta coinvolgendo tutti i Comuni friulani attraversati dalla ipotetica direttrice del Cammino, nonché i Comuni veneti delle provincie di Padova e Treviso dove si trovano, rispettivamente, Castelfranco Veneto e Conegliano. Nell’ambito delle politiche turistiche, ha sottolineato l’assessore, i Cammini garantiscono reali potenzialità di sviluppo in considerazione della sempre più diffusa domanda di percorsi condotti secondo la modalità di sostenibilità dolce, alla riscoperta delle tradizioni locali e per la fruizione delle bellezze naturalistiche, paesaggistiche e artistiche presenti sul territorio anche considerando la valorizzazione delle produzioni locali ed enogastronomiche. I Cammini hanno ottenuto un riconoscimento a livello nazionale attraverso un sistema di censimento e valorizzazione realizzato dal ministero delle Politiche agricole, forestali e del turismo (Mipaaft) con l’obiettivo di dare vita a una rete di mobilità slow che, ha affermato Bini, possa dotare il Paese di una infrastruttura modale di vie verdi atta a offrire la possibilità di spostarsi lungo l’Italia a piedi, promuovendo una nuova dimensione turistica attenta alla personalizzazione del viaggio.