Turismo: la 31.a Bandiera Blu a Grado conferma la qualità dell’offerta
La Bandiera Blu, assegnata a Grado per la trentunesima volta, conferma l’impegno della città balneare per la sostenibilità e la qualità dell’offerta turistica e ambientale: due elementi che si sposano con successo soprattutto per una proposta adeguata, rivolta alla richiesta sempre crescente del turismo lento. Con queste parole, in occasione della cerimonia dell’alzabandiera della Bandiera Blu, sulla diga Nazario Sauro, l’assessore alle Attività produttive e al turismo, Sergio Bini, ha espresso la soddisfazione dell’Amministrazione regionale per il risultato conseguito per l’ennesima volta dalla città di Grado. La Bandiera Blu viene infatti assegnata di anno in anno alle località che si distinguono per la qualità e la sostenibilità dell’offerta. E il risultato di Grado conferma l’attrattività turistica dell’intero arco costiero del Friuli Venezia Giulia. Premiata dai dati relativi alle presenze dei turisti negli ultimi tre anni. Come ha evidenziato Bini i dati della tendenza delle presenze turistiche tra il 2016 e il 2018 evidenziano una crescita rispetto al periodo precedente. In particolare per quanto attiene ai turisti austriaci (+18,4 per cento). Crescita, che premia lo forzo delle realtà rivierasche per presentare l’aspetto migliore delle rispettive località a una richiesta turistica sempre più esigente, e attenta anche al rispetto dell’ambiente. Attenta, altresì, alle buone prassi che possono concorrere a valorizzare le città balneari e il territorio rivierasco. “La trentunesima Bandiera Blu assegnata a Grado – ha detto Bini – evidenzia infatti un risultato da record per la qualità offerta nel tempo, e conferma che qui i turisti hanno a disposizione non soltanto acque sicure e pulite, ma anche una realtà sostenibile, curata, nella quale si sviluppa l’economia circolare, e che anche per questo è prediletta dai villeggianti, i quali continuano ad amare Grado, così come Grado continua ad amare i turisti”. Il turismo, a Grado, a Lignano Sabbiadoro, a Trieste, sta crescendo anche grazie all’impegno che la Regione ha profuso nella promozione, attraverso Promoturismo. Un impegno, quello dell’Amministrazione regionale, ha evidenziato Bini, che è motivato dalla consapevolezza che il turismo costituisce un segmento importante del sistema economico del Friuli Venezia Giulia. “La natura ci ha dato molto – ha commentato l’assessore – con spiagge, lagune, paesaggi che si contraddistinguono per la grande bellezza e la ricchezza dell’ecosistema: sta a noi completare quest’opera suggestiva, mettendo a disposizione strutture adeguate, e proposte in sintonia con la richiesta dei turisti”. Bini, si riferiva tra l’altro al sistema delle ciclovie, che ormai consente di sviluppare l’offerta del turismo lento nei confronti di ospiti attenti alle peculiarità e alle attrattive del territorio, ma anche al sistema ricettivo del Friuli Venezia Giulia. Al quale la Regione ha messo a disposizione somme ingenti per adeguare l’offerta, e consentire alle nostre realtà di presentarsi con l’aspetto e l’accoglienza migliore.