Premio Bacco di Guardia Sanframondi a Carla Da Porto per le ricerche sulla valorizzazione degli scarti dell’industria enologica
Lo scorso 16 luglio a Guardia Sanframondi (Benevento) è stato conferito a Carla Da Porto, ricercatrice di scienze e tecnologie alimentari dell’Università di Udine, il premio Bacco 2019, per i risultati ottenuti nella valorizzazione degli scarti dell’industria enologica. Il premio, istituito dalla Casa del Vino fondata da Amedeo Ceniccola, è quest’anno di particolare rilievo perché assegnato nel contesto della “Città Europea del Vino 2019”, un riconoscimento dato a Guardia Sanframondi e ad altri quattro comuni del comprensorio vitivinicolo del Sannio Falanghina. Il territorio, noto soprattutto per la produzione del Falanghina, ha una produzione annua di 800mila ettolitri di vino.
Carla Da Porto è responsabile del progetto BIOVALE “Valorizzazione dei sottoprodotti e dei residui di vinificazione tramite estrazione e produzione di molecole ad alto valore aggiunto” finanziato da AGER, una rete di fondazioni bancarie per la ricerca agroalimentare.
In occasione del conferimento del premio, Carla Da Porto è intervenuta nel workshop “Gli scarti dell’industria enologica per un progetto di bioeconomia”, presentando a operatori del settore e amministratori locali la tecnologia “verde” di estrazione con CO2 supercritico applicata alle vinacce, finalizzata al recupero di molecole ad alto valore aggiunto, quali le sostanze polifenoliche ricercate dalle industrie farmaceutica, cosmetica e degli integratori alimentari.
L’incontro è stato concluso dal vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, Erasmo Mortaruolo, che ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalla Casa di Bacco per diffondere la cultura del vino, nonché il suo interesse per un possibile progetto nel Sannio sulla valorizzazione degli scarti del settore vitivinicolo. Negli incontri informali che si sono svolti a margine è stata concordata la road-map per dare seguiti concreti all’iniziativa.