Le ricette (slave) di Flaipano raccolte in una pubblicazione
Il cibo fa parte del patrimonio di una comunità, riflettendone i caratteri e il contesto geografico di appartenenza. È quanto emerge da una pubblicazione, di piccole dimensioni ma densa di contenuti, che ha raccolto le antiche ricette di un piccolo paese del Comune di Montenars, Flaipano. Il libretto, intitolato “Jesti ti dan bot/Mangiare come una volta”, realizzato dall’Ecomuseo delle Acque e curato dallo storico Romeo Crapiz, è stato distribuito in occasione della Festa di S. Maria Maddalena, che il 21 luglio ha radunato nel piccolo borgo centinaia di persone.
L’origine delle ricette è attestata dai nomi, tutti di matrice slava: ocìcana, slìkigna, mòsnec, stak, gramperèssa, pâça, brôca. Infatti fino agli anni Sessanta a Flaipano e nei borghi contermini, quali Frattins, Cretto di Sopra e di Sotto, Patuocina, Mation, si parlava un dialetto sloveno. Si tratta di piatti semplici e veloci, che facevano uso dei pochi prodotti locali (farina di mais, patate, latte, burro, fagioli…) riflettendo compiutamente la cultura contadina che era alla base della popolazione, ormai ridottasi a poche decine di abitanti.
Il recupero delle memorie gastronomiche è stato possibile grazie a un processo partecipativo, la “Mappa di comunità”, che ha coinvolto i residenti di un’area geografica che un tempo corrispondeva alla Parrocchia di S. Maria Maddalena. Le persone coinvolte hanno raccontato la propria storia, il patrimonio, il paesaggio, i saperi del territorio in cui si riconoscono e che intendono conservare. Negli incontri ospitati nelle stesse case degli abitanti, è stato possibile affrontare vari argomenti, frutto di ricordi, racconti, ricerche condotte negli archivi familiari, ma è il tema del cibo che ha permesso in primo luogo di approfondire la conoscenza della comunità locale e di consolidare il rapporto che ancora oggi la lega alla storia e alla terra.