ESTATE A PORDENONE venerdì 26 luglio : libri, arte, musica cinema, teatro
✓ ore 16, velodromo Bottecchia, tre sere internazionali di ciclismo
✓ ore 17, biblioteca Civica, Il cercalibro
✓ ore 18, Museo Civico d’arte, Alla scoperta del Pordenone nella sua città, a seguire (ore 19) inaugurazione mostra la casa del Pordenone
✓ ore 21, area verde castello di Torre, Omaggio a De Andrè
✓ ore 21, chiostro biblioteca, Diapason d’oro
✓ ore 21 Convento di San Francesco, Dark lady
✓ ore 21.30, piazzetta Calderari, Cinema sotto le stelle, Aladdin
Venerdì 26 luglio, mentre prosegue in biblioteca il Cercalibro (libero scambio di libri scolastici delle scuole superiori, dalle 17), il programma dell’Estate a Pordenone si dipana tra arte, musica teatro e cinema.
Doppio appuntamento al museo civico d’arte aspettando la grande mostra dedicata a Giovanni Antonio de’ Sacchis. Alle 18 Angelo Crosato presenta la brochure realizzata da Amici della cultura e associazione La Voce per andare Alla scoperta del Pordenone nella sua città. Alle 18 viene inaugurata la mostra – con disegni di Alberto magri e foto di Elio Ciol – “La Casa del Pordenone, immagini dallo studiolo” promossa dal centro culturale Augusto Del Noce, come anteprima del volume che verrà presentato durante pordenonelegge dedicato appunto alla Casa del Pordenone
In occasione del ventennale della scomparsa di Fabrizio De Andrè e anche della nascita Gruppo Vivavoce, che unisce testa, anima e cuore, venerdì 26 luglio alle 21 l’arena verde del castello di Torre ospita il concerto omaggio al cantautore genovese. In scaletta i suoi intramontabili capolavori in una nostra personale ma rispettosa rivisitazione. I Vivavoce sono: Adolfo Melilli, chitarra e voce; Chiara Quarin, voce; Toni Stival, voce; Stefano Cantoni, voce; Flavio Facca, pianoforte e tastiere; Sandro Tondat, tastiere; Davide Fanna, batteria; Giacomo Ortolan, percussioni; Michele Marangoni, basso.
Ultimo appuntamento nel chiostro della biblioteca civica venerdì 26 luglio alle 21 per i concerti dei vincitori del Diapason d’Oro, concorso nell’ambito del Pordenone Music Festival, promosso da Farandola con la direzione artistica dell’editore milanese Filippo Michelangeli, che ha l’intento di promuovere e sostenere i giovani che si dedicano allo studio della musica, offrendo loro l’opportunità di mettersi alla prova in un contesto sereno. Protagonisti saranno Edoardo Occhiuto (flauto traverso), Adelajd Zhuri (pianoforte), Lorenzo Albanese (fisarmonica). Edoardo Occhiuto, accompagnato al pianoforte da Anna Martignon suonerà Concertino di Chaminade op. 107 e Notturno et Allegro Scherzando di Gaubert. Adelajd Zhuri eseguirà Ballada n° 1 in sol minore di Chopin e Valse fantasie di Glinka-Gryaznov. Albanese chiuderà la serata con Pachelbel (Ciaccona in fa minore), Angelis (Etude), Albeniz (Asturias) e Rossini (Largo al Factotum). Edoardo Occhiuto: nato a Cento nel 2001, ha iniziato gli studi di flauto traverso a 11 anni sotto la guida della Maestra Morena Mestieri. Studente al Liceo Musicale “Carlo Sigonio” di Modena, ha partecipato a diverse Masterclass e ora si sta perfezionando sotto la guida del Maestro Enzo Caroli. Si è esibito come solista in diversi concerti, è risultato vincitore in concorsi. Adelajd Zhuri: nato a Skrapar in Albania nel1998, ha intrapreso lo studio del pianoforte a sei anni con la famosa didatta albanese Valbona Kasaj. Vincitore di primi premi in numerosi concorsi nazionali in Albania e Italia, ha suonato sia da solista che in diversi gruppi da camera. Dopo aver frequentato diversi corsi di perfezionamento e masterclass da professori di fama internazionale, dall’ottobre 2017 inizia il Triennio di pianoforte con la professoressa Teresa Trevisan. Lorenzo Albanese: classe 1997, intraprende lo studio della fisarmonica nel 2013 con il M° Luca Colantonio al Liceo musicale di Cinquefrondi e in seguito prosegue gli studi al Conservatorio di Vibo Valentia sotto la guida del M° Mario Stefano Pietrodarchi. Ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali; ha conseguito corsi di perfezionamento con vari docenti; in qualità di solista si è esibito in importanti sale italiane ed estere.
Venerdì 26 luglio alle 21 nel Convento di San Francesco per l’Estate a Pordenone, per iniziativa delle Muse Orfane arrivano le “Dark Lady”: un percorso attraverso personaggi femminili che hanno lasciato il segno nel mito, nella letteratura e nella storia, per le loro qualità o gesta inquietanti e misteriose: la magia di Circe, la suggestiva vendetta di Salomé, la sete di potere di Lady Mcbeth, l’amarezza di Anna Bolena, il lucido cinismo di Madame de Marteuil, e infine Afrodite, la Dea dell’amore in tutte le sue forme, anche quella meno conosciuta nelle vesti di Dea vendicatrice. Ritratti di eroine “dark” ricordate per avere infranto cuori, che hanno fatto sospirare e penare, che si sono servite dell’amore come strumento per arrivare al potere e alla vendetta, che spesso sono state rivestite di un ruolo scomodo, dipinte come seduttrici mortali in contrapposizione all’immagine della donna come angelo del focolare. “Soprattutto donne fuori dagli schemi”, come sottolinea l’autrice e regista Silvia Lorusso, che concentra da anni il suo lavoro con particolare attenzione al mondo femminile. Lo spettacolo intesse le loro vicende e parole attraverso un filo conduttore che ha al centro la forza con la quale sono rimaste incise nell’immaginario collettivo. A partire dall’archetipo evocativo di Circe, dea e maga, alla Salomè di Oscar Wilde, fino a Lady Macbeth, Anna Bolena e alla Marchesa de Marteuil emerge uno scenario di figure femminili forti e indipendenti, capaci di deviare dal modello femminile socialmente consono, colpevoli di usare la propria intelligenza e le capacità seduttive per i propri fini, prive di scrupoli, e dipinte come pericolose se non addirittura mortali. In tutto questo si colloca Afrodite, la Dea dell’amore, che rivela la sua duplicità nel lato oscuro, quello della vendetta. Con “Dark Lady” la regista Silvia Lorusso, con la collaborazione dell’attrice Viviana Piccolo, propone un’immersione fra le pagine ricche di pathos di queste grandi figure, con l’intento di far rivivere attraverso le parole le passioni e la suggestione che la narrazione delle loro vicende evocano, in una dimensione che solo la grande storia e la grande letteratura possiedono.
Il mondo incantato di Agrabah, tra principesse, tappeti volanti e gran visir, dopo quasi trent’anni ritorna sul grande schermo con un live action firmato dal regista Guy Ritchie. Aladdin, in programmazione venerdì 26 luglio alle 21.30 in arena Calderari per il Cinema Sotto le Stelle, infatti, è il riuscitissimo remake del capolavoro della Disney del 1992. Solo che qui i personaggi sono veri e gli effetti speciali che in precedenza erano stati affidati alla mano sapiente dei disegnatori, ora sono resi abilmente dalla computer grafica, per un effetto davvero sorprendente. La storia, però, rimane quella che aveva fatto emozionare grandi e piccini anni addietro, e che ora ritorna per incantare nuovamente il pubblico pordenonese.Aladdin è un giovane ragazzo di Agrabah convinto con l’inganno dal sultano Jafar a entrare nella Caverna delle Meraviglie. Lì trova una lampada magica, contenente un genio in grado di esaudire tre desideri. Aladdin chiede, quindi, di essere trasformato in un principe per conquistare la bellissima principessa Jasmine, già oggetto del desiderio proprio del malvagio Jafar, ma restia a convolare a nozze con un nobile. Fingersi diverso da quello che è non sarà poi così facile per Aladdin, che si troverà infatti a scontrarsi con le sue stesse bugie.