Efasce Caneva 2019: un successo di pubblico e partecipazione
Si sono dati appuntamento al prossimo anno i 150 partecipanti al 42° Incontro dei corregionali all’Estero dell’EFASCE (l’Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti) a Caneva, borgo che in questo fine settimana è diventato punto di riferimento per coloro che sono partiti dalle terre tra i fiumi Livenza e Tagliamento in cerca di una nuova vita, senza però dimenticare il proprio legame con la terra d’origine. Non solo: folta anche la presenza di giovani discendenti di quelli emigranti che ancora adesso, nonostante si sia arrivati alla terza o quarta generazione, sono davvero molto legati alle proprie radici.
La giornata conclusiva domenica 28 luglio ha visto il ritrovo al Monumento ai Caduti di Caneva, per i saluti e la deposizione della corona insieme alla Banda “Amici della Musica” di Tamai. Poi nella chiesa parrocchiale di san Tomaso apostolo la Santa Messa è stata celebrata dal Vescovo emerito di Concordia-Pordenone monsignor Ovidio Poletto, che nella sua omelia, ricordando come anche i suoi famigliari siano stati emigranti, ha sottolineato come l’EFASCE sia importante in quanto, sin dalla sua fondazione nel 1907, opera a favore degli emigranti, promuovendo quei valori di accoglienza che contrastano l’individualismo.
Nella cerimonia, alla quale hanno partecipato numerosi sindaci del Friuli occidentale (a partire dal padrone di casa sindaco di Caneva Andrea Attilio Gava) nonché i consiglieri regionali Ivo Moras e Chiara Da Giau, toccante momento per i 25 anni di matrimonio di una coppia di corregionali dalla Romania, Giulio e Giorgetta Armanaschi.
L’occasione ha visto il presidente dell’EFASCE don Aniceto Cesarin, che ha concelebrato la Messa, rimarcare come bilancio della due giorni canevese (sabato si è svolto un interessante convegno sulla lingua degli emigranti, a partire dal Talìan parlato in Brasile, nonché è stato consegnato il premio Beato Odorico al coordinate EFASCE del Brasile Argel Rigo) il fatto che si lavorerà sempre a favore degli emigranti, collaborando con le altre associazioni di corregionali attive sul territorio e aprendosi sempre più anche alla nuova ondata di partenze, con tanti giovani che negli ultimi anni hanno lasciato il Friuli Venezia Giulia in cerca di lavoro.
Per capire come opera l’EFASCE, interessante l’esempio di Montevideo (capitale dell’Uruguay): mentre i più anziani hanno un appuntamento settimanale denominato “Un caffé e quattro chiacchiere” per ritrovarsi, come raccontato da Danì Rovaglio, con origini pordenonesi, i più giovani trasmettono lingua e abitudini italiane e friulane ai figli (per esempio la tradizione del Purcit di sant’Antoni), come fatto da Gisela Mion, anch’ella con radici pordenonesi, coinvolgendo pure nel viaggio in Italia i giovani Norman e Magnus, che hanno detto di essere rimasti colpiti dalle montagne (che in Uruguay non ci sono) e di aver apprezzato il gelato italiano: con loro anche la nonna Rosa Bosca Pordenon.
Momento conclusivo all’area sportiva di Fiaschetti di Caneva (inizialmente si doveva andare al castello canevese, ma il maltempo ha fatto cambiare i piani) con la Pro Loco Castello che ha servito a tutti un ottimo pranzo. Presenti corregionali da Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Romania, Stati Uniti d’America, Sud Africa, Svizzera, Uruguay e Venezuela.
Presenti anche i 66 partecipanti ai due progetti “Stage culturale per giovani discendenti di corregionali” (giovani 18-35 anni) e “Ri-Scoprire il Friuli” (adulti/anziani e bambini) finanziati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dedicati ai corregionali che dall’Estero tornano in Italia per scoprire la terra di origine dei propri avi. Lunedì 29 luglio, dopo due settimane in visita a vari centri regionali, vivranno il momento conclusivo del loro tour dalle 18.30 a Palazzo Montereale Mantica, in corso Vittorio Emanuele II, 47 a Pordenone nella cerimonia patrocinata dalla Camera di Commercio di Pordenone e Udine. Il giorno dopo le partenze verso i luoghi d’origine (Argentina, Uruguay, Brasile, Stati Uniti, Canada e Romania).