Il Friulano volante
Dopo Corea, Nuova Zelanda, Europa, Malesia, Mosca, Brasile e molti altri luoghi ancora, di recente è stata la volta di Pekino la capitale dell’estesa Cina. In Cina è andato precisamente per tenere un corso sulla pizza, sua abituale consuetudine, infatti, oltre ad essere chiamato qua è là o in giro per il mondo, insegna ed alleva pizzaioli in quel di Gruaro, a qualche chilometro da Portogruaro. Il corso di formazione si è tenuto precisamente nella località di Tangshan, città di 7,7 milioni di abitanti a 21 minuti da Pekino. Nella capitale, invece, oltre a visitare alcune pizzerie con pizzaioli di sua formazione e consulenza, ha fatto il turista. Questo è Ermanno Furlanis di Codroipo, uno dei pochi pizzaioli, o meglio, maestri di tale disciplina, laureato in economia e commercio all’ università di Padova un po’ di anni fa, perché anche lui ha superato la cinquantina.
A fine anni Novanta, aveva insegnato a fare la pizza in Corea del Nord ad alcuni cuochi per l’allora dittatore Kim Jong-I , che ovviamente non ha avuto modo di servirgli la pizza. E’ avvenuto invece che la pizza l’abbia servita al fratello di Kim Jong-II, attuale dittatore in carica, a cui, a detta di suo fratello, la pizza piace molto.
L’Accademia pizzaioli italiana’, dove è docente, in quel di Gruaro, ha una succursale in Cina, come in molti paesi del mondo: ‘Accademia pizzaioli di Pechino’ e il corso svolto era per la formazione di sette pizzaioli. Questa accademia è guidata dal giovane Ding. Questa Accademia di Pechino intende inserire la pizza italiana per controbattere quel monopolio tipico delle multinazionali della pizza, aziende che hanno condizionato a meraviglia il gusto dei cinesi, peccato che di italianità quella pizza ne ha poco.
In un giornale Ermanno racconta: “Ci sono voluti dodici anni di assaggi per aprire il primo ristorante italiano a Pyongyang. E’ stato Kim Jong-Il a interessarsi e a ispirare l’impresa, come si conviene a ogni tiranno buongustaio che si rispetti. Del resto ricordiamo ai lettori che, Kim Jong-Il ha studiato in Svizzera dove si fa anche buona pizza, ma qualche capatina in Italia, allora, l’ha fatta anche lui. Una missione diplomatica si incaricò di rintracciare il miglior maestro pizzaiolo per insegnare ai cuochi nordcoreani l’arte del forno a legna. Ed ecco Ermanno Furlanis. Questa è una lontana avventura ormai, ma più di recente, essendosi interessata a Ermanno anche la BBC, tv inglese, ha inviato un suo celebre giornalista e scrittore, John Sweeney, in quel di Codroipo, Medio Friuli, per intervistare Ermanno e la consorte, Marilù Baracetti, che spesso lo accompagna in quelle sue transvolate. Sono aperti i corsi a ‘Pizza Plus’, mi fa presente, basta contattarlo su Facebook.
Per concludere, l’amico Ermanno mi racconta, che era il ’93 quando andò a fare un primo corso a Milano per una miglior preparazione, pizzaiolo lo era già perché la famiglia, suo padre e suo zio, avevano ristorante anche con pizza ed è l’ dove lui ha cominciato prima di andare all’ università. Nel ’95 ha fatto in proprio un primo corso per sfornare pizzaioli, sempre e comunque richiesti e dal ’94 ne ha preparati in media 100 l’anno. Come è lungo la storia… Auguri Ermanno, continua così e noi scriviamo di te.
Vanni de’ Conti