Salute: Riccardi, nessun ritardo su costruzione nuovo ospedale Pordenone
Sopralluogo del vicegovernatore al cantiere del S. Maria degli Angeli Pordenone, 10 ago – “Il cantiere del nuovo ospedale di Pordenone prosegue in linea con le previsioni contrattuali. L’attività del cantiere sta procedendo come da cronoprogramma e quindi resta confermata l’ultimazione delle opere entro la fine del 2021 mentre l’operatività del nuovo Santa Maria degli Angeli partirà dalla fine 2022”. Lo ha assicurato il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi al termine del sopralluogo compiuto quest’oggi nel cantiere di via Montereale. Accompagnato dal commissario straordinario del’Aas5 Eugenio Possamai e da Loretta Del Col, responsabile unico del procedimento riguardante la realizzazione dell’infrastruttura, l’esponente dell’esecutivo ha avuto modo di vedere personalmente lo stato di avanzamento delle opere ma anche di compiere una panoramica su altri aspetti legati al nuovo ospedale. “Con il supporto dei tecnici e di quanti stanno operando ora nel cantiere – ha detto Riccardi – ho appurato che le attività procedono senza alcuna difficoltà e ritardi, seguendo ciò che è definito dal cronoprogramma. Quanto è accaduto all’azienda subappaltatrice non sta interessando la prosecuzione delle opere del nuovo ospedale, che procedono quindi come da contratto. L’augurio è che una società seria e legata al territorio possa superare le difficoltà in cui si trova, risolvendo problemi che sono dovuti a fattori esogeni al cantiere di Pordenone”. Nel corso del sopralluogo Riccardi ha inoltre fatto il punto in merito ad altri due aspetti. Il primo è legato alle richieste avanzate dal sindaco di Pordenone. “L’azienda – ha detto il vicegovernatore – sta valutando un percorso condiviso con l’amministrazione comunale riguardante i flussi del traffico in quella zona una volta che il nuovo ospedale verrà completato. Per quanto riguarda poi le dotazioni tecniche del S. Maria degli Angeli, i vertici dell’Aas 5 stanno completando la mappatura del materiale attualmente esistente; l’obiettivo è quello di capire quale saranno le apparecchiature trasferibili nella nuova struttura e quali invece dovranno essere acquistate per far fronte alle esigenze operative del nosocomio”.