Sos sole e rischio tumori. Proteggersi è salvavita
Il Sole può essere un nostro alleato se lo gestiamo con testa e amore
Scritto da Irene Giurovich
Proteggersi dal sole è una necessità, oltre che l’unica arma a nostra disposizione per evitare non solo il foto-danneggiamento ma anche la comparsa di forme pretumorali e tumori veri e propri della pelle che stanno colpendo sempre più giovani. Sono proprio questi ultimi a non usare le creme solari nel 40 per cento dei casi, ignorando addirittura che esistono i tumori della pelle, com’è emerso in un recente sondaggio condotto dall’AIOM (Associazione italiana oncologia medica).
Moltissime persone, soprattutto dai 15 ai 40 anni, sottovalutano ancora oggi, nonostante la nutrita documentazione scientifica e le allerte pubbliche, i rischi, pesantissimi, imputabili alla mancanza di protezioni solari o alla scelta di prodotti dubbi, con filtri parziali o non sufficientemente protettivi.
Non solo si va incontro ad invecchiamenti precoci della pelle, ma possono insorgere lesioni cutanee pretumorali e carcinomi cutanei, ciò vale per tutte le persone e in particolar modo per chi rientra nei fototipo I e II. Ad ogni modo tutti, a prescindere dal fototipo identificativo, devono attivare le autotutele per scongiurare i danni, anche irreversibili, da sole.
Esistono sei fototipi in base ad alcuni parametri: colore dei capelli, carnagione, presenza o meno di efelidi. Il fototipo è correlato alla qualità e quantità di melanina presente nella pelle in condizioni di base, ovvero in assenza di esposizione al sole. Ognuno di noi ha una pelle che contiene una certa quantità di melanina, ovvero la sostanza responsabile dell’abbronzatura. Il fototipo VI è quello che ne contiene di più, il fototipo II quello che ne contiene di meno.
La raccomandazione è sia di utilizzare prodotti che proteggono dai raggi UVA e UVB sia di scegliere quelli con un SPF (Fattore di Protezione Solare) alto, tenendo conto che nessuna crema garantisce una protezione totale, per questo sono necessari anche altri accorgimenti, come vedremo fra poco.
In caso di bassa protezione, di solari non adeguati, di solari non frequentemente spalmati, si può andare incontro ad eritemi, ustioni solari, foto-danneggiamenti cronici – i cui segnali sono la comparsa di macchie o discromie cutanee – fino a forme di cancro o pre-cancro che possono manifestarsi anche dieci, venti, trent’anni dopo gli episodi (sia che si tratti di sole naturale, sia di quello artificiale, per intendersi le lampade artificiali). Le forme iniziali dei tumori della pelle si chiamano cheratosi attiniche, mentre i carcinomi cutanei sono il Basalioma e lo Spinalioma, il più grave in assoluto è il melanoma la cui causa principale risiede proprio nell’eccessiva esposizione solare avvenuta senza le dovute precauzioni. Il melanoma colpisce di più le persone anziane, ma si può manifestare in soggetti di media età e anche nei giovani: purtroppo dagli ultimi dati diffusi dall’AIOM risulta che, dal 2003 a oggi, il numero di diagnosi di questa forma di tumore aggressivo della pelle è raddoppiato, passando da poco più di 7 mila a 13 mila 700 casi, il 20% dei quali in pazienti con età compresa tra i 15 e i 39 anni e che quasi il 40 per cento degli adolescenti non usa creme protettive. Le scottature solari gravi, durante l’infanzia e l’adolescenza, triplicano il rischio di melanoma in età adulta.
Al sole usate la testa!
Le regole per prendere sole in sicurezza sono sacrosante: innanzitutto esporsi al sole con gradualità e spalmarsi creme solari a protezione alta; non esporsi al sole nelle ore più calde ed evitare assolutamente il sole fra le ore 11 e le 16; proteggersi anche all’ombra, in quanto si assorbono oltre il 50 per cento dei raggi ultravioletti (nell’acqua addirittura il 95 per cento); porre attenzione alle superfici riflettenti come acqua, neve, sabbia, in quanto il rischio di eritemi cresce; fare attenzione all’abbronzatura in quota, visto che le radiazioni sono più intense con l’aumentare dell’altitudine; indossare sempre occhiali con lenti scure con marchio europeo, in quanto anche gli occhi possono incorrere in danni per le radiazioni solari.
Vi ricordiamo inoltre di leggere sempre le istruzioni dei prodotti: per essere efficaci devono essere applicati in maniera corretta e in quantità idonea allo scopo di protezione (non meno di 40 grammi per ogni ora di esposizione); le applicazioni vanno ripetute sempre dopo il bagno, anche se il prodotto riporta la dicitura ‘resistente all’acqua’ (water resistant), e dopo aver sudato; anche se ci si trova in acqua, al mare o in piscina, la pelle deve essere salvaguardata (come abbiamo visto i raggi ultravioletti agiscono anche in acqua); prestate una cura particolare per le zone del corpo da schermare con protezioni più alte: viso, collo e mani; le aree soggette a più facili ustioni sono il naso, le orecchie e il collo del piede.
Per sviluppare la vitamina D, benefica per ossa, muscoli e sistema immunitario basta esporsi al sole per pochi minuti al giorno. Le creme con filtro solare devono essere considerate un aiuto per una abbronzatura corretta e non un lasciapassare per esposizioni troppo prolungate. Il fattore di protezione (SPF) deve essere inversamente proporzionale al proprio fototipo: tanto più la pelle è chiara e quindi sensibile ai raggi solari tanto maggiore deve essere l’SPF. E’ importante usare le creme con filtri solari per integrare, ma non per sostituire, i metodi fisici di protezione dalle radiazioni UV (indumenti, cappello, occhiali, ombra) soprattutto nelle ore centrali e più calde della giornata, ricorda il Ministero della Salute.
Attenzione agli autoabbronzanti!
Hanno solo un effetto cosmetico e non “preparano” la pelle al sole, anzi la lasciano esposta a tutti i rischi, amplificandoli.
Le lampade artificiali solari UVA
sono da considerare un ulteriore rischio per l’insorgenza dei tumori della pelle e sicuramente accelerano l’invecchiamento cutaneo provocando un aumento delle rughe e delle macchie, anch’esse non hanno alcun effetto protettivo rispetto ai raggi solari. Il Ministero ribadisce che l’uso delle lampade solari, da evitare secondo i dermatologi, è vietato ai minori di diciotto anni, alle donne in stato di gravidanza, a coloro che soffrono o hanno sofferto di tumori della pelle (Decreto 12 maggio 2011, n.110). E’ fondamentale, anzi vitale, affidarsi ad un dermatologo per sottoporsi a visite periodiche di controllo: attraverso tecniche diagnostiche come l’Epiluminescenza si è in grado di diagnosticare precocemente le neoformazioni cutanee dubbie o sospette.
Il Sole può essere un nostro alleato se lo gestiamo con testa e amore, altrimenti si trasforma nel nostro nemico peggiore che ci condannerà a cure e terapie.