Osoppo, piccolo centro grandi opportunità
Intervista al Sindaco Luigi Bottoni
di Vitto Sutto
Un piccolo centro, poco più di tremila abitanti, luogo di passaggio e microcosmo in cui convivono servizi, natura, storia e una significativa zona industriale. è cosi che l’avvocato Luigino Bottoni sindaco di Osoppo, presenta il suo Comune, in cui le problematiche sono uguali ma in differente grandezza, rispetto a centri diversi.
Sindaco, la zona industriale crediamo sia il punto di forza del territorio?
“Certamente si, annoveriamo un Consorzio di sviluppo industriale che conta una trentina di aziende piccole e medie, le più conosciute e attive indubbiamente la Pittini e la Fantoni, che sono organizzate con settecento, ottocento dipendenti e nutrono un indotto di millecinquecento posti di lavoro. Sono imprese storiche di famiglia, che hanno saputo affrontare le sfide dei tempi con una gestione non esclusivamente localistica , per rivestirsi in una componente internazionale. Con questo nuovo respiro europeo le prospettive di sviluppo aziendale hanno assunto ruolo e significato in linea con il momento storico che stiamo vivendo”.
L’industria solitamente ha un impatto ambientale espressione di incompatibilità . Come possono convivere queste realtà con un territorio che per la sua preziosità naturalistica deve essere tutelato? “Le nostre industrie hanno investito, stanno investendo e ancora lo faranno, per il contenimento delle emissioni. La zona è sempre monitorata e ai controlli è sempre risultata sotto i limiti di emissioni imposti dalla legge. I nostri imprenditori sono attenti e diligenti in questa direzione e gli organismi di controllo operano con puntiglio. Abbiamo anche il cosiddetto – bosco di Osoppo – che è un parco naturale, un polmone verde che deve essere protetto e nel contempo garantisce e tutela direttamente il territorio”.
I comuni limitrofi che cosa condividono con Osoppo e in che misura sono coordinati con voi? “Osoppo fa parte della Comunità Collinare e condivide servizi con San Da niele e altri centri ma allo stesso tempo, dal punto di vista commerciale vive quasi in continuità con Gemona. Offrire servizi di qualità è sempre difficile, quindi è bene coordinarsi in un contesto intercomunale per spendere le energie in modo appropriato. D’altra parte la posizione geografica del nostro Comune rivela una sua orizzontalità verso Gemona e quindi un’attrazione quasi naturale spinge in quella direzione”.
Quali problematiche sente maggiormente ? Ci sono delle difficoltà , e in che ambito? “La Legge Monti, tra il 2011 e il 2012 ha definito che il gettito fiscale IMU deve essere versato interamente allo Stato. Ora con il 100 per cento a Roma, al Comune non rimangono da gestire importanti risorse. Abbiamo contratto anche mutui confidando in quel gettito che non c’è più. E’ stata una legge inopportuna. La Regione sta cercando di porre rimedio a questo impoverimento dei Comuni. Il nostro Comune, per esempio, ha perduto 620 mila euro. Con il progetto di ripianamento della Regione ne abbiamo avuti in restituzione solo una piccola parte. Puntiamo, come obiettivo, alla restituzione del gettito IMU interamente ai Comuni. Chiaramente non è un problema solo di Osoppo. Ecco perchè dico – puntiamo – In un contesto di sana autonomia questo obiettivo non può rimanere secondario”.
Lei è stato sindaco in due mandati e, con le recenti elezioni, dopo un quinquennio di pausa, è ritornato a proporsi come primo cittadino: cosa ha trovato di nuovo. “Un Comune ben amministrato, un po’ impoverito per cio’ che ho detto, sostanzialmente un centro dove sussistono i termini di una buona vivibilità”.
L’eliminazione delle Provincie vi ha penalizzato? “Un po’ certamente si, la Provincia delimitava competenze in ambito di viabilità, edilizia scolastica, politica ambientale. Non è stata una bella scelta. Ora è impossibile tornare indietro per regioni statutarie, il nostro Comune peraltro possiede tutte le infrastrutture e le grandi opere, la nostra sfida è rispondere al meglio alle esigenze di gestione ordinaria, la manutenzione, le barriere architettoniche, l’illuminazione, le risposte di ogni giorno. In questo senso ci stiamo attrezzando quotidianamente”.
La cultura è un altro fiore all’occhiello della vostra realtà comunale? “Abbiamo dato il nostro splendido teatro in gestione ad Anathema, un gruppo di lavoro di alta qualità, diretto in modo esemplare da Luca Ferri e da altri collaboratori, che da anni sa portare spettacoli di alto profilo, coinvolgendo un pubblico che proviene non solo dai centri limitrofi ma anche da Udine, , Pordenone, Trieste. Abbiamo fatto questa scelta con consapevolezza e siamo premiati dagli abbonamenti e dai sold out che si realizzano quasi puntualmente ad ogni rappresentazione”.
Per quanto riguarda lo sport? “Abbiamo belle realtà sportive dilettantistiche, soprattutto nel calcio e nelle bocce, per la pallavolo e il basket i centri vicini accolgono i nostri giovani che sono tutti molto sensibili allo sport”.
Alcuni centri della nostra regione registrano un allarme sicurezza? Voi come operate? “Sappiamo che dobbiamo vigilare, senza allarmismi, ma con attenzione, ci preoccupano la microcriminalità, i furti nelle case e nelle auto. Il Comune collabora pienamente con le forze dell’ordine, Carabinieri in testa, per garantire la sicurezza. Stiamo anche operando con telecamere per monitorare quanto accade di giorno e di notte”.
Lei è un Sindaco con valori cristiani, come li esprime? “Sottolineando soprattutto quello della famiglia, espressione civile e morale. Non vogliamo assolutamente e parlo a nome di tutta la Giunta prendere posizioni omofobe ma siamo tutti difensori della famiglia e della composizione del nucleo famigliare maschile e femminile. Come Dio la ha creata”.
da ILPAîS gente della nostra terra Agosto 2019 edizione cartacea