Teatro: domani “Bang Bang” a Pordenone, prima assoluta
Mercoledì 21 agosto alle 19, nel giardino della sua nuova sede di via Selvatico a Pordenone, la Scuola Sperimentale dell’Attore con la sua compagnia di produzione Hellequin presenta in prima assoluta il nuovo spettacolo di clown contemporaneo “Bang Bang” con Daria Sadovskaia (al rientro sulle scene dopo un’infortunio e per questo attesa con affetto dal pubblico) e Martina Santelia (la quale ha anche curato il soggetto) e la regia di Ferruccio Merisi.
Un evento che è un prezioso trait d’union tra gli appuntamenti estivi della Scuola (da poco si è conclusa la rassegna Teatro nel Giardino del Mondo) e il festival de L’Arlecchino Errante, il quale sarà presentato in conferenza stampa mercoledì 28 agosto alle 11.30 all’Immaginario scientifico di Torre di Pordenone (e il festival, a giugno, aveva avuto anch’esso la sua anteprima con la rassegna Primizie de L’Arlecchino Errante).
Il nuovo spettacolo vede come protagonisti i clown Biely e Avost, il Bianco e l’Augusto, rispettivamente in lingua russa e friulana. Essi sono la forma fondamentale delle coppie tradizionali di clown: il Bianco fa la parte dell’intelligente e del virtuoso e l’Augusto quella del monello e dell’imbranato. I due clown a colpi di gag comiche creano una trama di scherzi, dispetti, alleanze, che alla fin fine sono la sostanza di una forte e sincera amicizia. Come quella che solo due bambini vivaci e appassionati sanno incarnare. “Il clown – spiega Ferruccio Merisi – è per antonomasia l’adulto-bambino e i nostro sono dei teneri pasticcioni. Né “il direttore” (il bianco), né “l’operaio” (l’augusto) possono scommettere di avere in mano il carattere che gli garantirà uscire vivi da questo mondo…come del resto capita a tutti! Lo spettacolo di mercoledì è anche un esperimento di uso del giardino della nuova sede di via Selvatico”.
LA TRAMA
L’idea fissa del Bianco è di fare un grande spettacolo. Quella dell’Augusto di essere un bravo compagno del Bianco. Alla fine i due amici riescono a fare spettacolo del fatto di non riuscire a farlo. Forse dunque non è esattamente “il grande spettacolo” che loro due sognavano, ma è lo spettacolo di tutti noi, bambini e adulti, che abbiamo bisogno di esorcizzare lo stress del “riuscire a tutti i costi”. E in questo esorcismo ci sono tante cose, per esempio la libertà dal giudizio verso di sé e l’altro… Comunqueintantosiridedibrutto…Edibello!…