Caso di Dengue a Ronchi dei Legionari. Riccardi, situazione isolata e sotto controllo
Il vicegovernatore: portata a termine la disinfestazione Udine – “Possiamo rassicurare la popolazione che il caso di Dengue che ha colpito una giovane donna di Ronchi dei Legionari è un episodio isolato: la donna ha contratto la malattia nel corso di un suo viaggio in Thailandia. La donna sta bene e il suo quadro clinico è in netto miglioramento. Inoltre oggi si sono concluse le misure di contrasto previste dal protocollo del Piano nazionale e la situazione tornerà alla normalità”. Lo ha dichiarato il vicegovernatore e assessore alla Salute Riccardo Riccardi dopo essersi accertato delle condizioni della persona colpita da Dengue e dopo aver verificato lo stato della disinfestazione preventiva attorno all’abitazione della donna a Ronchi dei Legionari. Dopo il ricovero della persona avvenuto il 22 agosto scorso, su indicazione del Dipartimento prevenzione dell’AAS n.2, il sindaco di Ronchi dei Legionari ieri ha emesso un’ordinanza con cui ha avviato i trattamenti di disinfestazione che, nel rispetto del protocollo nazionale si sono conclusi questa mattina con il trattamento anti larvale porta a porta. La trentenne colpita da Dengue è ricoverata nella Struttura complessa di Malattie infettive dell’ospedale Maggiore di Trieste: l’infezione è stata contratta in Thailandia da dove la paziente è rientrata la settimana scorsa accusando già febbre e malessere nel viaggio aereo di ritorno. La diagnosi è stata confermata dalla ricerca positiva del virus nel sangue attraverso la metodica di biologia molecolare di cui dispone AsuiTs. Allo stato attuale il quadro clinico della donna è in netto miglioramento e in via di normalizzazione. La Dengue è un’infezione virale dovuta ad un flavivirus trasmesso dalle zanzare del genere Aedes aegypti e Aedes albopictus: ovvero la zanzara ‘tigre’ presente da alcuni anni anche in Italia. Non vi è la possibilità di trasmissione interumana in assenza della puntura della zanzara; si tratta di una malattia infettiva che ha un decorso generalmente benigno presentandosi con febbre, artromialgie ed esantema dopo 3-14 giorni dalla puntura dell’insetto. Vengono colpiti nel mondo (in particolare nel Sud Est asiatico, Africa tropicale e sud America) circa 60 milioni di soggetti l’anno con una mortalità del 1-2% dovuta a complicazioni di natura emorragica. Non è disponibile allo stato attuale un vaccino efficace, per cui l’arma preventiva più efficace consiste nella lotta contro il vettore, ovvero la zanzara tigre: questa la motivazione dell’estensione al circondario dell’abitazione della donna colpita della disinfestazione. Francia, Croazia e Spagna hanno registrato alcuni casi autoctoni (quindi contratti in questi Paesi) a partire dal 2010. “Resta l’importanza della prevenzione – ha concluso Riccardi – fondamentale sia per la zanzara tigre che per la più diffusa zanzara comune che può trasferire il West Nile Virus. La Regione, ottemperando alle indicazioni ministeriali, ha finanziato e messo in atto già all’inizio dell’estate, in collaborazione con Aziende sanitarie e Comuni, un’ampia campagna di disinfestazione e di informazione verso la popolazione per prevenire le situazioni potenzialmente favorevoli allo sviluppo di insediamenti di zanzare”.