Cordovado: grande successo per la rievocazione. La vittoria del Palio va al Rione Borgo
Grande weekend il 31 agosto e 1 settembre con Cordovado Medievale, la rievocazione storica in uno dei Borghi più belli d’Italia del Friuli Venezia Giulia: un numeroso pubblico, proveniente non solo dalla regione ma anche dal vicino Veneto, ha apprezzato il lavoro della Pro Loco insieme a Comune e associazioni, con 300 figuranti in costume.
La Notte dei bifolchi del sabato sera, i chioschi con i sapori ispirati all’età di mezzo e il mercatino, le esibizioni di falconeria e di acrobazia, armigeri, arcieri e giocolieri nonché giochi in legno di un tempo per i più piccoli hanno affascinato lungo la due giorni i visitatori. Coinvolto tutto il centro cittadino, dal castello fino a palazzo Cecchini. Gran finale , domenica pomeriggio, nel parco Cecchini con il Palio cittadino, vinto da rione Borgo, che al termine delle 4 prove in programma (caccia al simbolo, furto delle botti, giostra delle bandiere e tiro con l’arco) è giunto nell’ordine davanti ai rivali di Suzzolins, Villa Belvedere e Saccudello. Applauditissime, durante il palio, le esibizioni degli sbandieratori cordovadesi, alla pari del corteo del Gastaldo che ha preceduto le sfide.
“Una 34ma edizione da incorniciare – ha dichiarato il presidente della Pro Loco Cordovado Mauro Colavitti – che ci ha confermato come il nuovo format intrapreso, il quale concentra tutto l’evento in un unico ma intenso fine settimana, sia molto apprezzato dal pubblico. I nostro volontari, come sempre, sono stati fondamentali con la loro passione e impegno”.
“Un momento di festa per tutta la nostra comunità – ha commentato la sindaco Lucia Brunettin – che con la rievocazione celebra la sua storia, le sue radici e si rafforza in vista del futuro”.
“Le novità di quest’anno – ha aggiunto la direttrice artistica Elena Pasqual -, con alcuni nuovi espositori medievali e spettacoli di strada che abbiamo scelto tra i migliori artisti in circolazione, sono state davvero apprezzate e hanno contribuito a rendere ancora più unica la magica atmosfera del Medioevo cordovadese”.