Pordenonelegge, Instant Festival dal 18 al 22 settembrini presa diretta con l’attualità
Non solo fiction. Dai libri sempre più spesso arrivano spunti, commenti, ispirazioni per leggere il nostro tempo. Ecco allora l’“instant festival” di pordenonelegge 2019, un percorso con alcuni dei più noti editorialisti, giornalisti, commentatori e saggisti italiani, per sfogliare e interpretare l’attualità anche nelle pagine dei libri dal 18 al 22 settembre. Si parte con “Libera di volare”, testimonianza autobiografica di Ziauddin Yousafzai, il padre del Premio Nobel per la pace Malala Yousafzai. Nel libro che presenterà in Italia in anteprima a pordenonelegge mercoledì 18 settembre (ore 11.30, Palazzo della Provincia) racconterà, in dialogo con il direttore della sede Rai FVG Guido Corso, il lungo viaggio, da ragazzino timido e balbuziente cresciuto in una casa di fango tra le montagne del Pakistan a uomo capace di rompere con retrograde norme sociali e di dimostrarci i tanti volti che può assumere il femminismo, incoraggiando la figlia Malala a diventare una paladina per il diritto all’istruzione delle ragazze. E sempre con sguardo “globale”, pordenonelegge ospita la prima presentazione del libro di Padre Agbonkhianmeghe Orobator, responsabile della Compagnia di Gesù per l’Africa, fra i più importanti teologi africani: al festival in anteprima presenterà le sue “Confessioni di un animista” (Edizioni Missionarie), brillante saggio teologico sul rapporto tra cristianesimo e animismo in Africa, in dialogo con Pierluigi Vercesi (sabato 21 settembre, ore 11.30 Sala Ridotto Teatro Verdi). Mario Calabresi e Beppe Severgnini, in due diversi incontri, ripercorreranno le loro vite a stretto contatto con le notizie: il nuovo libro di Mario Calabresi, “La mattina dopo” (Mondadori) racconta il grande vuoto che viviamo il giorno dopo aver provato un grande dolore, «quando i conti sono regolati – spiega l’autore – quando ti fai una ragione delle cose e puoi provare a guardare avanti, anche se quel davanti magari è molto diverso da quello che avevi immaginato». Calabresi ne parlerà sabato 21 settembre, alle 16 nello Spazio ITASincontra, in dialogo con Aldo Cazzullo. Mentre Carlo Verdelli spiegherà come il problema dell’informazione si conferma essere più che mai cruciale per la nostra democrazia: il direttore del quotidiano La Repubblica a questo tema ha dedicato un libro, “Roma non perdona. Come la politica si è ripresa la Rai” (Feltrinelli), e lo presenterà al festival venerdì 20 settembre, alle 17 al Capitol, in dialogo con il direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier. Federico Rampini con “L’oceano di mezzo” (Laterza) ci parlerà dei Paesi e continenti nei quali ha vissuto, nella sua vita da nomade globale, e da cronista d’eccellenza Bruno Vespa, nei cinquant’anni dall’allunaggio, ripercorrerà in dialogo con Antonio Riccardi (domenica 22 settembre ore 21, Teatro Verdi) questa straordinaria avventura, consegnata alle pagine del libro “Luna. Cronaca e retroscena delle missioni che hanno cambiato per sempre i sogni dell’uomo” (Rai libri). Ferruccio De Bortoli ha riunito nel saggio “Ci salveremo” (Garzanti) i suoi appunti per una riscossa civica, con la convinzione che il nostro Paese potrà farcela: ne converserà sabato 21 settembre (ore 19, Capitol) con il caporedattore Cultura del Gr Rai Bruno Ruffolo. E Massimo Giletti, volto familiare al grande pubblico tv, in dialogo con il direttore del quotidiano Il Gazzettino Roberto Papetti presenterà il suo “Le dannate. Storia delle tre sorelle Napoli, che non si arrendono alla mafia” (Mondadori), un teatro del reale nel quale è del tutto inutile distinguere i personaggi buoni da quelli cattivi, i giusti dagli ingiusti (giovedì 19 settembre, ore 21 Capitol). Dell’Europa dialogheranno Renato Mannheimer e Giorgio Pacifici, nell’incontro condotto dal direttore del quotidiano Il Piccolo Enrico Grazioli (sabato 21 settembre, ore 17 Auditorium Vendramini), mentre un altro noto sondaggista, Nando Pagnoncelli, dipanerà le percezioni sfasate che abbiamo sull’Italia, conversando con il vice direttore del Gr Rai Ivano Liberati (venerdì 20 settembre, ore 15 Spazio Ascotrade), ed Enzo Risso discuterà della fine delle grandi ideologie alle nuove identità politiche, in dialogo con Alberto Bollis, vicedirettore del quotidiano Il Piccolo.
Ulteriori cinque novità per il percorso “instant” di pordenonelegge: le esperienze personali, famigliari e sportive, saranno al centro dell’incontro con Jacopo Fo, che a pordenonelegge in anteprima presenta l’autobiografico “Com’è essere figlio di Franca Rame e Dario Fo” (Guanda). Conversando con la scrittrice Annarita Briganti ci porterà con sé in quella fantastica e spesso scomoda famiglia, in un mondo di attori e di guitti, di affabulatori, scenografi e disegnatori di favole (sabato 21 settembre, ore 15.30 Spazio BCC Fvg). Filippo Boni, con “L’ultimo soldato di Cefalonia” (Longanesi), racconterà la straordinaria e drammatica avventura di Bruno Bertoldi, in dialogo con il protagonista (venerdì 20 settembre, ore 10 Sala Ridotto del Teatro Verdi). La giornalista Irene Soave, in dialogo con Beppe Severgnini offrirà una rilettura contemporanea, fresca, pratica, colta e critica ma affettuosa del “Galateo per ragazze da marito” in uscita per Bompiani (sabato 21 settembre, ore 17 Palazzo della Provincia). Sempre sabato, in dialogo con il direttore di Radio3 Rai Marino Sinibaldi, la curatrice di Fahreneit Susanna Tartaro entrerà nel vivo di uno dei mezzi di comunicazione più affascinanti, la radio, appunto: il suo “Ascoltatori. Vite di chi ama la radio” (ADD) ci farà conoscere dieci ascoltatori nelle loro quotidiane ritualità a tu per tu con la radio e i programmi preferiti. Mentre Angelo Floramo, presentando il nuovo “La sensualità del libro” (Ediciclo) si soffermerà sulle pagine che sanno sedurci, piccole erranze sensoriali tra manoscritti e libri antichi.
Grandi avventure umane saranno raccontate da Arrigo Sacchi, innovatore del calcio moderno, in dialogo con Luigi Garlando; dal mitico Dan Peterson, l’uomo che ha inventato il basket moderno e poi ci ha spiegato la Nba e il Wrestling in tv; e da Jan Slangen, comandante delle Frecce tricolori. Sulle rotte della via della Seta – ci porteranno invece gli incontri con Alessandro Giraudo, con Antonio Selvatici e il dialogo fra Matteo Bressan e Domitilla Savignoni, un focus per conoscere e approfondire storia, insidie e possibilità di un grande paese come la Cina. La scuola, tra presente e futuro, tra pratiche quotidiane e concrete prospettive di vita, sarà protagonista degli incontri con Daniele Grassucci su cosa succede dopo il ciclo di studi; con Mariapia Veladiano, sulle parole della scuola; e con Giovanni Ciot, che propone un ironico vademecum per sopravvivere in un mondo scolastico alla deriva. Di giovani, Europa, lavoro e futuro tratterà il dialogo tra Edoardo Vigna e Fabio Filocamo. Massimo Cirri e Andrea Segrè cercheranno invece di spiegare come si possono evitare gli sprechi per rendere la nostra vita più felice ed economica, mentre l’oncologo Michele Maio racconterà un innovativo approccio di cura del cancro, l’immunoterapia oncologica che porta avanti al centro di eccellenza Santa Maria alle Scotte di Siena, e Francesco Cannadoro racconterà la lotta di un padre contro la malattia degenerativa e sconosciuta del figlio. Di magistratura e società nell’Italia repubblicana converseranno Edmondo Bruti Liberati e Giovanni Bianconi, mentre Eraldo Affinati si soffermerà sull’educare, nel difficile momento di trasformazione sociale e culturale che stiamo attraversando e Luigi Nacci tornerà sulla sua filosofia di vita, il camminare. Fabrizio Barca si soffermerà su disuguaglianze e disagi sociali con lo scopo di abitare di nuovo l’Italia, e Fabio Chiusi con Sergio Maistrello ci condurrà in viaggio dentro un mondo in cui i confini fra virtuale e reale tendono a sovrapporsi. Un incontro, e al tempo stesso una dedica alla città di Pordenone sarà focalizzato sui “Quartieri e le attività associative” negli ultimi vent’anni, quelli che hanno visto nascere e crescere la Festa del Libro con gli Autori. A questo tema la Fondazione Pordenonelegge ha dedicato un’indagine curata da Guido Guerzoni, che discuterà i risultati sullo stato attuale del volontariato e sulle diverse forme di associazionismo con Vittoria Ravagnolo e con la curatrice del festival Valentina Gasparet.
Tragico e molto legato al tempo in cui viviamo il tema del saggio di Cristina Cattaneo che cerca di dare un nome ai naufraghi senza volto, alle vittime del Mediterraneo. Sempre il Mediterraneo al centro dell’incontro con Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli che tenteranno di raccontarne la storia in venti oggetti. Emanuela Iacchia ci parlerà invece di un problema diffuso ma spesso sconosciuto, il mutismo selettivo, mentre Anna Linda Callow si addentrerà nella lingua che visse due volte, l’ebraico. Marianna Maiorino spiegherà la sinestesia, fra arte scienza e esoterismo. Di donne e violenza di genere converseranno Fabiana Martini, Fabiana Nascimben, Francesco Stoppa e Laura Lionetti. Fulvio Cominracconterà la storia della nostra città, Pordenone, mentre Francesco Boni de Nobili parlerà dello stemmario di Pordenone. Giuseppe Ragogna si occuperà di come le famiglie possono rinascere, salvate dalla forza di riscatto dei bambini in affido. Mons. Bruno Fabio Pighin e don Renato De Zan discuteranno delle nuove scoperte sulla storica figura del cardinale Celso Costantini. Mentre Paolo Medeossi ci farà conoscere il Sessantotto friulano e dintorni. Infine Romano Vecchiet, Sara Palluello, Luigi Cantamessa e Giuseppe Morandini dialogheranno intorno alla pedemontana Gemona Sacile e cioè sul romanticismo del viaggio in treno. Molto vicino al tema anche Giuseppe Nogarino che si soffermerà sulle tre ferrovie di Pordenone. Ritorna al festival il Premio di Giornalismo Sportivo Libertas FVG, aperto a tutti i ragazzi delle scuole del FVG, in un incontro con Bruno Pizzul, Manuela Di Centa, Tino Zava, Antonio Simeoli, Alessandro Talotti, Michela Carli, Mauro Baron e Pierpaolo Simonato.