Evento finale per Creattivity. Il percorso formativo che aiuta i giovani a trovare lavoro, due lo hanno già trovato
Si concluderà martedì 10 settembre alle 17 al Ridotto del Teatro Verdi (Pordenone) il progetto Creattivity realizzato da Unindustria Pordenone, tramite il suo settore formativo Unis&F grazie al bando regionale “Attivagiovani, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, rivolto a giovani inoccupati in cerca di lavoro. Un percorso, avviato ad aprile, che proprio in prossimità della sua conclusione ha già dato i suoi risultati: due dei partecipanti hanno appena trovato lavoro. Per Alessia, Debora, Erika, Federico, Nassim e Sara – individuati e selezionati in collaborazione coi Comuni di Pordenone e Cordenons – sono stati 6 mesi intensi durante i quali hanno potuto scoprire, valorizzare e consolidare i propri talenti, che presenteranno appunto martedì, durante un evento, “Creattivity: the Play” (per partecipare è necessario inviare una mail a mmognol@unisef.it) condotto da Cesare Gallarini (attore,regista e pedagogo teatrale, esperto di team building, con all’attivo importanti collaborazioni tra cui quella con Aldo Giovanni e Giacomo). Lo faranno in modo creativo e interattivo, coinvolgendo il pubblico presente chi creando un logo, chi presentando un video, chi con una performance musicale, chi con una perfomance poetica. Conclusione in bellezza con un momento conviviale durante il quale potranno distribuire i propri biglietti da visita ( realizzati durante il percorso formativo) e presentarsi a potenziali datori di lavoro come organizzatori di eventi. Creattivity infatti, oltre agli incontri formativi più classici inerenti la ricerca di un lavoro (stesura del curriculum, motivazione, team building ecc) ha dato modo ai giovani partecipanti di mettersi alla prova e fare esperienza con enti e associazioni del territorio specializzate in organizzazione di eventi culturali. Partner per questa parte del progetto sono state: l’associazione Farandola, il Paff!, Cinemazero, Blues in Villa, Pordenonelegge e lo stesso Teatro Verdi. Farandola li ha coinvolti nell’organizzazione e nel dietro le quinte di diversi concerti sia di musica classica nell’ambito del Pordenone Music Festival che di eventi pop come il concerto in piazza dei Queen mania con Katia Ricciarelli. Con Cinemazero hanno collaborato all’organizzazione di diversi appuntamenti di Cinemadivino, dando supporto in varie attività, dalla biglietteria all’accoglienza ospiti. Al Paff!, in occasione della mostra Side by Side di Giorgio Cavazzano,hanno contribuito all’allestimento, partecipato alla conferenza stampa e all’inaugurazione. Con Blues in Villa hanno seguito due concerti di artisti internazionali a Villa Varda. Con il Teatro Verdi hanno affiancato gli uffici nella preparazione dei supporti informativi inerenti la Gustav Mahler Jugendorchester (oltre che per gli allestimenti) e alcuni spettacoli della stagione in arrivo. Di pordenonelegge hanno potuto studiare il programma in anteprima. Creattivity ha infatti voluto mettere in luce le opportunità per i giovani, il territorio e le imprese delle imprese culturali creative. I partecipanti – tra i 20 e i 28 anni – hanno trovato in Creattivity gli stimoli giusti e nuove prospettive. Debora – che dopo il liceo artistico- ha fatto qualche lavoro estemporaneo ha trovato interessante il lavoro alla biglietteria. Alessia, un diploma magistrale al politecnico di Torino in ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione in tasca, grazie al Paff! ha scoperto un settore stimolante, attinente alla sua formazione, da approfondire: il visualizing. Erika, seguendo i concerti del Modern Mix di Farandola, ha trovato un esempio e nuove motivazioni per proseguire nei suoi studi musicali. Sara, diplomata all’istituto d’arte, in cerca di lavoro non aveva progetti precisi, passava il tempo dando una mano in casa e occupandosi dei nipoti, seguendo il percorso formativo ha capito come focalizzare meglio i propri obiettivi, apprezzando in particolare le lezioni di auto motivazione e autopromozione. Nassim, in difficoltà anche con la lingua e la cultura, provenendo da un altro paese, ha lavorato sulle relazioni e ha scommesso su se stesso come co-conduttore dell’evento finale. Federico grazie al corso ha acquisito più sicurezza e voglia di mettersi in gioco e, parallelamente al lavoro che trovato, vuole proseguire la sua attività musicale con maggiore tenacia, puntando più in alto. Ecco in sintesi quello che si portano a casa da questa esperienza: importante è studiare sempre, lavorare su se stessi, attraverso nuove esperienze, nuovi contatti, nuove opportunità; mai stare fermi, ma muoversi ma in maniera ragionata, focalizzando i propri interessi.