L’artista Nataliia Tsapovych
Lara Franciosi, curatrice artistica intervistata dal Prof. Vittorio Sutto, parla dell’artista Nataliia Tsapovych.
Lara Franciosi è curatrice artistica, organizza mostre personali e collettive per svariati artisti, segue la realizzazione di cataloghi ed è impegnata nel campo artistico, con particolare riguardo all’arte contemporanea.
Vive e lavora prevalentemente a Modena e in Emilia, ma ha collaborato anche a manifestazioni artistiche in Friuli.
Con lei abbiamo voluto approfondire il pensiero e l’opera di un’artista contemporanea recentemente ospite in due rassegne udinesi
Professoressa Franciosi, qual è la filosofia di vita di Nataliia?
L’amore è il sentimento ispiratore di Nataliia, amore in tutte le sue forme e coniugazioni, amore fra uomo e donna così come amore verso la natura, amore per se stessi e per la vita. L’amore viene declinato nelle sue opere in ogni modo, sia negli aspetti positivi e gioiosi che in quelli negativi e dolorosi.
L’artista vuole porre l’accento su amore, sentimenti, emozioni…valori che emergono con forza ed a volte con prepotenza nei suoi dipinti per contrapporsi con la loro energia di impulsi sinceri, appartenenti alla sfera affettiva più intima e vera di ogni persona, alla fredda realtà di un mondo odierno basato sempre più su beni materiali, denaro, capitali e potere che allontanano l’individuo da sè stesso, portandolo lontano dalla propria interiorità,ad inseguire “valori” effimeri e fugaci.
L’interiorità, l’io profondo, le emozioni sono al centro della pittura di Nataliia, una pittura dal tratto delicato, una pittura “sussurrata” e tuttavia piena di forza e corpo, espressa attraverso la gestualità ed in grado di mostrare una femminilità evidente oltre ad aspetti intimi che solitamente sfuggono alla nostra percezione.
Predilige il segno o il colore?
non c’è una netta predilezione per l’uno o per l’altro: è tutto legato ai singoli dipinti.
In alcuni il segno ha un maggior rilievo e attraverso il segno l’artista cerca di veicolare il messaggio che l’opera vuole rappresentare. Un esempio, può essere, fra gli altri, l’opera “la Passione” in cui i cerchi, segno distintivo di Nataliia, dominano l’opera; limitatissimo l’uso del colore che l’artista “concede” solo nel particolare delle rosse labbra.
Altri fondano la propria esistenza sul colore che è la caratteristica che dà risalto e vita alla composizione stessa. L’opera “Uomo e Donna” è un chiaro esempio di questa scelta in cui le figure si fondono in uno scambio di energia. E’ il colore che sottolinea la unione fra uomo e donna ed attraverso il bilanciamento del colore viene messa in risalto ed esaltata l’energia che alimenta la coppia.
Ulteriore esempio di uso del colore per evidenziare emozioni e stati d’animo è dato nell’opera “La Solitudine”, in cui la figura centrale è quella della donna che, in un gesto straordinariamente femminile, mette in mostra la sua grazia ma anche la sua “chiusura” verso un uomo che, rappresentato in grigio, risulta -pur fisicamente vicino- molto distante da lei, incarnando così alla perfezione il sentimento che dà il titolo al quadro
Quali sono i suoi autori storici di riferimento?
Nataliia in linea generale si è sempre ispirata a tutto ciò che la circonda, con particolare riguardo alla natura ed ovviamente al proprio vissuto personale, in termini di emozioni, interiorità e rapporti interpersonali. A ben guardare però, il tratto distintivo di Nataliia, il cerchio, si presenta in diversi artisti del passato. Il primo che mi viene alla mente è Piero della Francesca, con il suo famoso dipinto “Sacra Conversazione” , in cui i cerchi sono ben presenti: nella struttura dell’edificio così come nell’arco a volta e nelle sue decorazioni ( conchiglia e rosoni ) fino alla cerchia dei Santi, solo per citare i più evidenti. Ma d’altra parte l’artista ben consapevole di quello che era avvenuto in passato e dei grandi Maestri che l’avevano preceduta, si è inserita nella storia dell’arte, aggiungendo una nota personale alle opere, ed è proprio questo che caratterizza un artista di valore rispetto ad un altro semplicemente bravo.