Alla scoperta di Pesariis, Il paese degli orologi
Nella Val Pesarina c’è un piccolo borgo conosciuto come il Paese degli Orologi. Si chiama Pesariis ed è frazione del comune di Prato Carnico. Assieme a Manuela Solari siamo andati alla scoperta di questo grazioso tesoro, delle sue caratteristiche e delle sue bellezze.
Pesariis, perché viene definito il paese degli orologi?
“Grazie ad un progetto comunale, cofinanziato dall’Unione Europea, si è voluto valorizzare la tradizione artigianale dell’orologeria presente in loco già dalla fine del 1600. Attualmente il paese ospita il Museo dell’orologeria dove sono esposti un centinaio di pezzi ed un percorso lungo le vie del paese dove 15 orologi monumentali illustrano i vari metodi di misurazione del tempo da quelli più antichi a quelli attuali”.
Quali sono caratteristiche di questa piccola realtà?
“Pesariis è un borgo con poco più di cento abitanti dove il tempo sembra essersi fermato. L’architettura, grazie ad una sapiente opera di conservazione, ricorda i fasti di un passato glorioso. Case in stile “palazzetto veneziano”, bifore e trifore impreziosite dalla dolomia cariata, soffitti e portici ad arco raccontano un passato di importante centro commerciale. Non a caso l’attuale Palazzo della Pesa era sede della dogana e della pesa pubblica. La tranquillità che si percepisce camminando lungo le vie del paese dove il ritmo della vita è lento, cadenzato, lontano dallo stress, fa riscoprire il vero senso dell’esistenza. Il contatto con una natura ancora incontaminata è autentico. Antichi sapori e odori escono dalle cucine dove le ricette delle nonne vengono ancora fedelmente seguite”.
A quando risale questa tradizione?
“Alla fine del 1600 quando diverse famiglie iniziano a costruire i primi “Pesarini” – orologi da parete in ferro con il caratteristico pendolo corto posizionato davanti al quadrante dell’orologio”.
Quattro secoli di storia dell’orologeria. Ci raccontate quali sono i tesori del museo?
“Ogni pezzo racchiude in sé una storia ed è un piccolo gioiello. Seguendo un ordine cronologico dell’esposizione si parte con gli orologi da parete che andavano ad adornare le case più signorili per poi proseguire con gli orologi da campanile. Inizialmente quest’ultimi venivano realizzati solo su commissione per le loro dimensioni, il costo del metallo ed il tempo richiesto per la lavorazione. Verso la metà del 1800 si passa ad una lavorazione quasi industriale: il telaio anziché venir forgiato in ferro viene fuso in ghisa, le ruote non vengono più curvate e dentate a mano ma fuse in ottone, tornite e fresate con macchine per quell’epoca all’avanguardia. Negli anni trenta nasce a Pesariis l’orologio a lettura diretta nel quale un insieme di palette rotanti su cui sono stampati i numeri si aprono a libro indicando ore e minuti. Il CIFRA 3, esposto anche al Moma di New Jork, è l’emblema di questo prodotto rivoluzionario. Dagli anni cinquanta inizia la produzione dei timbra cartellino per le aziende. A completamento della gamma degli orologi industriali ci sono sistemi eliminacode, informazioni all’utenza e gestione sosta”.
Quanto è importante la tutela di un patrimonio così importante?
“La tutela di questo patrimonio è fondamentale. Intesa sia come momento di studio e ricerca di quest’arte sia come momento di divulgazione alle nuove generazioni locali, in modo che abbiano consapevolezza delle loro radici, sia come divulgazione ad un pubblico più ampio”.
Come si può far conoscere ancora di più Pesariis?
“Nell’era in cui ci troviamo l’utilizzo e l’efficacia dei social media sono innegabili. Il passaparola è sicuramente ancora un metodo efficace: il turista che se ne va da Pesariis stupito, contento, che ha fatto una bella esperienza e si è sentito accolto certamente lo racconta agli altri. Considerare la tradizione orologiaia come punta di diamante di una realtà che offre anche tanto altro. Architettura tipica, camminate tra malghe e rifugi, musei, cultura, arte, gastronomia sono già presenti in vallata ma poco fruibili dal turista. Creare degli eventi ad hoc. Ne è un esempio la giornata di studio interregionale “Dalle invenzioni di Leonardo Da Vinci ai Tesori dell’orologeria europea” che si terrà giovedì 26 settembre a Tolmezzo presso la sala convegni dell’UTI della Carnia. In questa occasione verranno messi in risalto i punti di convergenza e le differenze della tradizione orologiaia francese, austriaca e della nostra vallata”.
scritto da Stefano Pontoni
da IL PAîS gente della nostra terra edizione cartacea Settembre 2019