Pacchetto energia pulita, l’evoluzione del mercato elettrico in Italia
A palazzo Torriani un seminario informativo di Confindustria, Elettricità Futura e Fire
“Siamo soddisfatti: il nostro Paese ha presentato in Unione Europea un Piano Pacchetto Energia Pulita, che si è avvalso anche del supporto del Comitato Tecnico Area Energia di Confindustria, tra i più completi e meglio realizzati. E’ una buona base di partenza per il neo ministro Patuanelli per portare avanti le problematiche individuate dal Piano. Ciò premesso, è altresì evidente che bisogna fare attenzione affinchè non ci siano eccessive fughe in avanti in Italia sia a livello di scelte energetiche che di tecnologia da utilizzare. Serve un accompagnamento armonico e coerente del nostro settore industriale verso un percorso energetico virtuoso e sostenibile”.
Parole di Marco Bruseschi, presidente del Consorzio Friuli Energia, che ha aperto, a palazzo Torriani il seminario, promosso da Confindustria nazionale con il supporto dei tre Consorzi Energia Regionali – Consorzio Friuli Energia, Consorzio Pordenone Energia e Consorzio Energia Confindustria Venezia Giulia – e la partecipazione di Terna, Elettricità Futura e FIRE (Federazione Italiana per l’uso razionale dell’Energia), per informare le imprese friulane sul cambio di paradigma che interesserà il settore elettrico con l’attuazione del cosiddetto ‘Pacchetto Energia Pulita’ (Clean Energy Package).
Con l’approvazione del Clean Energy Package a maggio 2019 – ha ricordato Massimo Beccarello, vicedirettore Politiche per lo Sviluppo Energia e Ambiente di Confindustria -, il mercato elettrico europeo ha avviato un mutamento strutturale. Le nuove regole di mercato saranno implementate dal 1° gennaio 2021 e determineranno profondi cambiamenti delle prassi commerciali per gli utenti industriali e anche per i consumatori che, organizzati in consorzi all’interno del sistema Confindustria, sono destinati a cambiare la forma organizzativa e i servizi. Le nuove misure collocano il vettore elettrico al centro delle politiche comunitarie di decarbonizzazione, fortemente indirizzate a una diminuzione delle emissioni del 50% nel 2030 e a un sistema economico a “emissioni zero” nel 2050. Il “Pacchetto Energia Pulita” definisce gli strumenti con i quali sarà attuato il processo di riduzione delle emissioni attraverso i nuovi target di riduzione dei consumi energetici, i nuovi obiettivi di produzione di energia rinnovabile e una nuova Governance dell’energia coordinata a livello comunitario.
Il programma dell’incontro ha previsto, in apertura, i saluti dei tre presidenti dei Consorzi Energia regionali – oltre a Bruseschi, sono intervenuti Valerio Pontarolo, presidente del Consorzio Pordenone Energia, e Alessio Lilli, presidente del Consorzio Energia Confindustria Venezia Giulia, -, dell’assessore regionale a Energia e Difesa dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro, e del direttore dell’Agenzia per l’Energia regionale FVG, Matteo Mazzolini.
Lilli ha parlato di ‘sfida stimolante’ in cui “l’Unione Europea, consapevole che l’attuale paradigma energetico non è più sostenibile, è l’istituzione politica mondiale più avanti nella ricerca di un percorso virtuoso. Dobbiamo attivarci affinchè che la creazione di benessere, realizzata anche attraverso la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, continui in modo sostenibile pure per le generazioni future”.
Sulla consapevolezza che l’energia elettrica vada prodotta e utilizzata in maniera sostenibile ha battuto il tasto anche Pontarolo: “Ma i problemi e le questioni aperte sono tante. In Europa l’uso del carbone nella produzione di energia elettrica è calato del 17% a fronte di un resto del mondo che segna un incremento del 3,7%. Non vorrei poi che il mercato si ritorca contro le nazioni più attente alla sostenibilità energetica premiando quelle, invece, che si fanno meno scrupoli”.
Dal canto suo, l’assessore Scoccimarro ha evidenziato come “l’energia pulita e l’ambiente non sono più un costo, bensì un’opportunità di risparmio e crescita per le aziende, nonché un’occasione di creare nuovi posti di lavoro”. L’assessore ha poi annunciato il progetto di educazione ambientale con cui intende creare dei “Green energy park” in tutta la Regione, con l’obiettivo di creare percorsi formativi fin dalla prima infanzia dedicati all’università e alle imprese, incentrati sulla conoscenza in tema di risparmio energetico. L’idea è di realizzarne almeno tre in Friuli Venezia Giulia. Mazzolini si è invece soffermato sull’importanza della transizione energetica come volano di sviluppo economico per i prossimi 20 anni.
Il seminario si è poi articolato in due sessioni. La prima, in mattinata, ha previsto un’analisi, a cura degli uffici di Confindustria, dei provvedimenti Comunitari con particolare focalizzazione alla nuova Direttiva Elettrica e al Regolamento sul Market Design, alle nuove misure previste dalla Direttiva sulle Fonti Rinnovabili e alla nuova Direttiva per l’Efficienza Energetica. Sono intervenuti, oltre a Beccarello, anche Andrea Andreuzzi e Elena Bruni, dell’Area Politiche Industriali di Confindustria.
La seconda sessione ha avuto un taglio molto operativo con un approfondimento da parte di Alessio Cipullo, Affari Europei e Ufficio Studi di Elettricità Futura, Mattia Seira e Angelo Marzullo, di Edison, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e sui nuovi modelli di business nel mercato elettrico. Si è parlato anche con Michela Dalena, Responsabile Integrazione Mercati di Terna, dello stato delle riforme in Italia sul fronte del Market Design Elettrico. L’incontro si è concluso con una panoramica, a cura di Stefano D’Ambrosio, di FIRE, sulle soluzioni per l’Efficienza energetica.
Nella foto da sx Alessi Lilli, Marco Bruseschi, Fabio Scoccimarro e Matteo Mazzolini