Dal Circolo dipendenti e da CiviBank arriva una donazione in favore del progetto Area Giovani CRO di Aviano in memoria di Sara Butelli
Giovane cividalese colpita dal cancro
Cividale – Aveva solo 23 anni Sara Butelli, figlia di due dipendenti di Civibank, quando, nel maggio scorso, il male l’ha strappata alla sua famiglia e agli amici. Una storia straziante che ha commosso i colleghi di banca tanto da spingerli ad aprire una sottoscrizione di fondi a sostegno dell’Area Giovani del Cro di Aviano che ha assistito la ragazza cividalese. Un’iniziativa voluta dal Circolo dipendenti a cui ha aderito lo stesso consiglio di amministrazione della banca. Il generoso contributo è stato consegnato nelle mani del dott. Maurizio Mascarin, responsabile di questo reparto specialistico che conta 12 anni di meritoria attività. “Ogni anno si ammalano di tumore in Italia 800 adolescenti (15-19 anni) e 1100 giovani adulti (20-24 anni). Ogni anno ci sono circa 60 nuovi ricoveri al Cro di Aviano da tutta Italia per patologie come linfomi, tumori celebrali, tumori delle ossa e dei muscoli e tumori alle gonadi riguardanti pazienti di questa fascia d’età”. E’ stato lo stesso Mascarin a far presente questa gravosa realtà sanitaria in occasione della consegna del contributo finanziario presso la sede centrale della Banca di Cividale alla presenza del vicepresidente dell’istituto Andrea Stedile, del direttivo del circolo dipendenti, dei genitori di Sara, Walter e Paola, del fratello Andrea e di alcuni colleghi.
Dal 1° gennaio 2007 è in funzione presso il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano un’attività di ricovero e cura dedicata agli adolescenti e ai giovani adulti affetti da malattia oncologica (14-24 anni), denominata Area Giovani che costituisce il primo esempio in Italia di unità dedicata alla cura dell’adolescente e del giovane adulto con tumore. Essa si pone l’obiettivo di dare un’assistenza globale al giovane ammalato di tumore e alla sua famiglia. Infatti oltre all’aspetto strettamente terapeutico, non meno importante appare l’impatto psico-sociale e la perturbazione dell’immagine corporea che una neoplasia può comportare nell’adolescente o nel giovane.
“Il team che si occupa di quest’area è stato sottoposto ad un processo di formazione continuativa, su base multidisciplinare – ha spiegato il dott. Mascarin – E’ risultato indispensabile anche il coinvolgimento continuativo delle associazioni volontariato, l’attivazione della scuola in ospedale e la promozione delle attività presso scuole ed associazioni sportive per la ricerca del supporto tra pari”.
Da parte sua, il vicepresidente di CiviBank, Andrea Stedile, ha espresso l’auspicio che nel nome di Sara si possa intitolare presto qualche sala o apparecchiattura specialistica del reparto per perpetuarne il ricordo unitamente al plauso per l’opera svolta dai sanitari del CRO. La mamma di Sara, ha valuto ringraziare da parte sua la struttura sanitaria per la qualità del ricovero e per l’umanità dell’assistenza ricevuta dalla figlia nel travagliato percorso della malattia.
Nella foto il momento della consegna della donazione al dott. Maurizio Mascarin del CRO.