Alla scoperta del Pordenone nel pordenonese, i tour in pullman aspettando la grande mostra
Se la mostra Il Rinascimento di Pordenone in arrivo nella Galleria moderna di Villa Galvani, metterà in luce la grandezza di Giovanni Antonio de’ Sacchis, grande tra i grandi del suo tempo (Lotto, Giorgione ,Tiziano, Bassano, Tintoretto…), entrambi i curatori, Caterina Furlan e Vittorio Sgarbi, sottolineano la sua straordinaria maestria nella tecnica dell’affresco. In questo ambito l’artista ha lasciato una eredità importante in città e in provincia. Per permettere di ammirare i suoi affreschi custoditi nelle chiese del pordenonese, Comune di Pordenone assieme a PromoturismoFvg in collaborazione con Diocesi di Concordia Pordenone, Atap e i Comuni toccati dal tour, organizzano dei tour in pullman, con partenza alle 9 da Pordenone e rientro nel primo pomeriggio. Il prossimo itinerario, che toccherà Spilimbergo, Vacile, Valeriano e Travesio è in programma sabato 12 ottobre e sarà replicato anche sabato 26 ottobre. La prenotazione è obbligatoria e va effettuata negli uffici di Promoturismo Fvg, 0434 520381, info.pordenone@promoturismo.fvg.it) e rientro a Pordenone nel primo pomeriggio. La pausa pranzo (facoltativa) permetterà di abbinare la bellezza dell’arte alla scoperta del territorio e dei suoi sapori più genuini. Nel Duomo di Spilimbergo (XIII sec), nel 1524 il Pordenone ha dipinto le spettacolari portelle dell’organo con gli episodi della Conversione di San Paolo, La caduta di Simon Mago, e L’assunzione della Vergine. Nell’abside della chiesa di Travesio “la cappella Sistina della pedemontana” sono visibili gli affreschi realizzati in due tempi e databili tra il 1516 e il 1524-27, che rappresentano uno dei momenti più importanti dell’evoluzione artistica del maestro friulano. Le storie dalla vita di San Pietro e Paolo sono illustrate con figurazioni di grande coinvolgimento scenografico che ne mostrano tutta la “terribilità” per cui era diventato famoso. Il coro della Parrocchiale di Vacile è stato affrescato da Giovanni Antonio de’ Sacchis intorno al 1508: nella volta, spartita da robusti costoloni, il Cristo risorto con Evangelisti, Dottori della Chiesa e Profeti; nel sottarco figure di Santi con il simbolo del martirio. Nelle pareti scene relative al Martirio di S. Sebastiano e S. Lorenzo, S. Lorenzo che presenta i poveri, alla Resurrezione di Cristo, a figure di Apostoli e della Madonna con Bambino e offerente. Sulla parete dell’arco trionfale, la sinopia dell’Angelo annunciante e della Vergine. Nella chiesa dei Battuti di Valeriano si può ammirare la Natività (1527), scena ambientata tra le colline del paesaggio pedemontano (parete sinistra); in essa il maggior pittore friulano «ha saputo fondere la umana dolcezza dei personaggi ed il celestiale grappolo di angioletti con il veristico paesaggio di sfondo, con la rovinosa capanna ed il digradare dei colli nella lontananza » (Forniz); si tratta di un capolavoro assoluto di grazia, umanità e dolcezza in cui traspare un’attenzione affettuosa ai dettagli della vita quotidiana e domestica. Nella parrocchiale si trova invece il primo affresco certo del Pordenone: un trittico firmato e datato 1506. Tutte le info sul sito www.mostrapordenone.it.