Consorzio Ponterosso esempio di welfare industriale
“La realtà che è raggruppata nell’area del Consorzio di sviluppo economico locale Ponterosso rappresenta un percorso esemplare di crescita, coesione e coinvolgimento di tutti i soggetti interessati ma anche di chi lavora nelle stesse aziende. Si tratta, quindi, di una vera e propria best practice del welfare”. Lo ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, incontrando i vertici del Consorzio Ponterosso a San Vito al Tagliamento (Pordenone) e una rappresentanza degli imprenditori che lo animano nel corso di una visita compiuta al centro direzionale e a due aziende specializzate, quest’ultime impegnate a collocare le loro produzioni sul mercato globale. Bini, che è stato accolto dal presidente del Consorzio, Renato Mascherin, e dal direttore Daniele Gerolin, ha messo in luce che i risultati dell’operatività del Consorzio, attento non soltanto all’attrattività e alla funzionalità dell’area ma anche al benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, parlano da soli: 215 imprese con 5 mila dipendenti. “Questa realtà – ha affermato l’assessore – rappresenta una garanzia anche per coloro i quali desiderano investire sul territorio. Siamo di fronte a una best practice perché è riuscita persino a creare ciò che è stato chiamato il circolo della vita, ovvero una comunità di imprese che si occupa anche della formazione e del benessere sociale del territorio, fino a offrire un servizio mensa per i dipendenti e l’asilo nido per le loro famiglie”. Nel corso dell’incontro svoltosi al Ponterosso, Bini ha affrontato anche il tema dello sviluppo dell’area industriale dello Spilimberghese. L’assessore ha inoltre visitato gli stabilimenti della Brovedani Spa e della Brovedani Components, azienda che realizza parti di acciaio di alta tecnologia per l’industria dell’automotive.