Barcolana, la più grande regata al mondo. A tu per tu con Mitja Gialuz
Cinquantuno anni fa, 47 barche parteciparono alla prima edizione della Barcolana. In programma a Trieste, in Italia, ogni anno la seconda domenica di ottobre, Barcolana presented by Generali è pronta al via: mancano due settimane all’avvio degli eventi collegati, e meno di un mese alla grande regata. Dopo il successo dell’edizione 50 del 2018, l’ingresso nel Guinness World Record come regata più grande del mondo – un vero e proprio giro di boa per l’evento – Barcolana51 si propone al proprio pubblico con un format rinnovato a terra e tanti protagonisti in mare. Si parte dal calendario: la grande festa di Trieste inizia quest’anno in anticipo, il 2 ottobre, e conta in totale 12 giorni consecutivi di eventi che precederanno la grande regata di domenica 13 ottobre. Il centro della festa sarà per la prima volta la piazza dell’Unità di Trieste, che diventa, da venerdì 4 ottobre, il “punto cospicuo” di Barcolana, aumenta gli spazi a disposizione per la parte espositiva e ospita i principali contenuti a terra dell’evento: una rivoluzione in termini di impatto della manifestazione, il cui principale obiettivo è garantire una migliore fruibilità al pubblico e tante più esperienze da vivere insieme. In mare, domenica 13 ottobre, si svolgerà invece la grande sfida: c’è attesa per l’elenco dei maxiyacht che correranno per la line honour – annunciati al momento almeno quattro team in corsa per la vittoria, di cui uno sloveno – ma c’è soprattutto attesa per i tanti “big” della vela che arriveranno a Trieste, pronti a calarsi nello spirito popolare e informale dell’evento, a partire dalla testimonial di Barcolana51, la velista inglese Dee Caffari.
Per scoprire tutte le novità e i segreti di questo grande evento abbiamo incontrato Mitja Gialuz, Presidente della Società Velica di Barcola.
La Barcolana cresce di anno in anno. Un evento ormai diventato di rilievo non solo nazionale ma mondiale. Quali sono i segreti di questo incredibile successo? “Come sempre il segreto di Barcolana è un grande lavoro di squadra: un grazie va a tutti i volontari della SVBG e a tutte le persone che ogni giorno lavorano per Barcolana, contribuendo a raggiungere questi grandi risultati per l’evento, per Trieste e per l’intera regione”.
Prevede un’altra edizione da record?
“Non ci sarà una corsa al record in questa edizione di Barcolana, abbiamo posto un limite al numero delle barche a 2700, per questioni di sicurezza e per garantire qualità all’evento. Partiamo dai grandi numeri dello scorso anno per continuare a lavorare sul coinvolgimento delle persone, sull’unicità dell’esperienza che vivranno a Trieste in occasione della Barcolana: questo è il risultato più bello da raggiungere assieme, e quello che maggiormente garantisce il grande valore e ritorno per il territorio”.
Dove nasce l’idea di trasformare una regata in un evento di tali dimensioni che unisce lo sport all’intrattenimento e alla cultura? “L’idea di trasformare una regata in un festival del mare, in cui una parte importante lo ha la cultura in senso lato (dal food alla musica, dal cinema alla letteratura) nasce proprio dal DNA di Trieste che è Mare e Cultura. È una città che è diventata quello che è grazie all’apertura verso il mare, ciò che ha da offrire, e che vede proprio in quel mare il suo futuro. Un evento che celebri il connubio tra questi due aspetti di Trieste è stato naturale”.
Quali saranno le grandi novità di questa edizione? Quale invece la particolarità da non perdere? “Ce ne saranno molte, a partire dall’attenzione per l’ambiente, mai così forte, in particolare concentrata sul tema della plastica nei mari e negli oceani. Sempre più importante l’attenzione all’internazionalizzazione dell’evento, con la partecipazione di una testimonial eccezionale come la velista britannica Dee Caffari, prima donna ad aver navigato in solitario e non-stop intorno al mondo in entrambe le direzioni. Da quest’anno inoltre Piazza Unità sarà parte integrante del Villaggio Barcolana, una novità assoluta: al suo interno troveranno spazio diversi stand tra cui anche la e-sail school, una vera e propria scuola di vela “virtuale” dove poter provare un simulatore di regate e partecipare alla prima Barcolana e-sailing della storia dell’evento”.
Non solo Trieste ma tutta la regione ha imparato ad amare la Barcolana. Possiamo considerare anche questo un successo? “Sono orgoglioso di poter dire che Barcolana non è un evento solo triestino, ma che appartiene ormai a tutta la regione Friuli-Venezia Giulia. Non è un caso se lavoriamo quotidianamente e a stretto contatto con Promoturismo FVG e con la Regione per mettere Barcolana a disposizione di tutto il territorio. Dal Collio al Friuli, da Grado a Porto San Rocco, vogliamo che sia un evento per tutti”.
di Stefano Pontoni
da IL PAîS gente della nostra terra edizione cartacea settembre 2019