Sequestri alla frontiera di cuccioli di simil Bulldog Francese
Controlli stradali del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri di Tarvisio hanno portato in Friuli V.G. al sequestro nella notte del 11.10.19 di cinque cuccioli di simil Bulldog (Bouledogue) Francese della società “I Cuccioli di Carlotta” in relazione al reato di traffico illecito di animali da compagnia. Sequestrata delle Forze dell’Ordine anche l’autovettura e i documenti relativi agli animali sui quali sono in corso verifiche in ordine all’autenticità.
I cani erano trasportati dallo stesso titolare della società slovacca Paolo PECORARO e da Katerina BERESOVA, che tra i propri clienti annoverano diversi personaggi famosi e volti noti dello sport e dello spettacolo.
Il colore del mantello (grigio) di quattro cuccioli trasportati, tutti simil Bulldog Francesi venduti come “esotici” a prezzi altissimi, genera sospetti sul fatto che il colore grigio e gli occhi chiari possano essere il frutto di manipolazioni genetiche e sono in corso di approfondimento le indagini parentali e di laboratorio per verificare se tali manipolazioni possano determinare un danno per la salute degli animali.
Va ricordato che in Italia ai sensi dell’art. 5 del D.Lvo 30.12.1992 n. 529 è consentita la commercializzazione di animali di razza di origine nazionale e comunitaria esclusivamente con riferimento a soggetti iscritti ai libri genealogici e che risultino accompagnati da apposita certificazione genealogica; il certificato di origine del cane-pedigree in Italia può essere rilasciato solo ed unicamente dall’E.N.C.I. (Ente nazionale Cinofilia Italiana). Secondo la legge, non possono essere commercializzati come cani di razza, cani senza il certificato di origine-pedigree in quanto senza il pedigree i cani non possono essere considerati cani di razza, ma “meticci” con conseguente minor valore.
La società “I cuccioli di Carlotta” di Paolo Pecoraro risulterebbe trattare anche simil Bulldog Francesi “esotici” di colorazioni “grigio” o “blu” e risulterebbe annoverare tra i suoi clienti volti noti dello spettacolo e dello sport, fatto che invoglia gli acquirenti all’acquisto dei cuccioli e fa crescere il prezzo di vendita, ma questo elemento non può essere considerato, per ciò solo, garanzia di autenticità di razza e di affidabilità sulla salute dei cani. Va considerato, inoltre, che i simil bulldog grigi-blu hanno anche un manto di colore non ammesso dallo standard di razza bouledogue francese, in quanto di colore diverso da quelli (quali il fulvo, il bringe, il caille) per i quali l’ENCI può rilasciare il certificato di origine-pedigree in ossequio al disciplinare di razza vigente, per cui detti cani non potranno mai essere forniti di alcun pedigree.
L’indagine è condotta dalla Procura di Ravenna, chiunque abbia informazioni su eventuali problemi sanitari o sulla documentazione relativa ai cani provenienti dalla società “i Cuccioli di Carlotta” è invitato a riferire alle Autorità (rgpcitescdo@carabinieri.it).