Il bilancio di Jazz & Wine 2019, oltre 8 mila presenze, sold out teatri e alberghi, il meglio del jazz mondiale
Cresce ancora, anche in termini di presenze, Jazz & Wine of Peace organizzato da Circolo Controtempo, che dopo 22 anni testimonia la sua unicità nel panorama dell’offerta italiana di jazz, con un festival che per cinque giorni trasforma il Collio nel palcoscenico dei grandi protagonisti del jazz mondiale e che deve la sua forza anche all’intreccio vincente con la straordinarietà dei vini e dell’offerta gastronomica, confermandosi riuscito esempio della capacità di proporre turismo culturale.
Ha infatti superato le 8 mila presenza (erano circa 7500 nel 2018), delle quali oltre il 60 per cento provenienti dall’estero, pubblico in maggioranza austriaco, seguito da appassionati in arrivo da Slovenia, Croazia, Germania e altri paesi nordeuropei. 45 i concerti, per la maggior parte sempre sold out, 150 gli artisti saliti sul palcoscenico, 20 le cantine coinvolte, in un crescendo di partecipazione ed entusiasmo, favorito anche da un tempo spettacolare, ripagato dalle presenze, dal ritorno di immagine dato dai media nazionali e internazionali che hanno seguito il festival. Non meno affollati, di giorno come di sera i locali di Cormòns, cuore della manifestazione, soddisfazione per la ricettività del territorio: pienone anche in alberghi, bed & breakfast e agriturismi.
Fra i tanti concerti, in evidenza i sold out, nel teatro di Cormòns, di nomi leggendari come John McLaughlin, il Cross Current Trio di Dave Holland, Bille Frisell, la regina del jazz Dianne Reeves che ha incantato un affollatissimo Teatro Verdi di Gorizia per la prima volta coinvolto. Ma a portare entusiasmo incontenibile e a muovere fan soprattutto fra il pubblico giovane sono stati gli esponenti di maggiore spicco, in questo momento, della scena jazz londinese, in particolare The comet is coming che hanno scatenato ovazioni nel teatro di Cormons o la sassofonista Nubya Garcia che ha suonato nella Cantina Produttori di Cormòns. E quando la musica cessava sui palchi dei teatri , risuonava in tutta Cormons, fino a notte, dove il percorso “Round midnight” portava ancora gruppi e jam session in tutti i locali, affollatissimi fino a notte. Gran festa, poi, domenica sera a Borgo Conventi (Farra d’Isonzo), con Theon Cross Fyah, musicista di origine giamaicana che sta riportando la tuba al centro del jazz e il “dopo concerto” con i Polentars di Verzegnis e la loro “mega-polenta” per tutti gli ospiti.
Senza mai dimenticare lo spirito con cui è nato nel 1998 Jazz & Wine of Peace – oggi capace di portare al Friuli Venezia Giulia prestigio, immagine e un ritorno economico notevole a un intero territorio – su iniziativa di un gruppo di appassionati riuniti nel Circolo Culturale Controtempo, rimasto lo stesso dell’intuizione iniziale: utilizzare la ricca e prestigiosa produzione enologica e la musica jazz nel segno del superamento dei confini, del valore della “mescolanza” delle genti
Jazz & Wine of Peace è organizzato dal Circolo Controtempo e sostenuto da Mibact, Ministero della cultura della Repubblica Slovena, Regione Friuli Venezia Giulia, Promuturismo Fvg, Comune di Cormons, Camera di Commercio Venezia Giulia Trieste Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.