Le nostre strade si popolano di nuovi mezzi di trasporto?
Decreto “Toninelli” sulla micromobilità: la sperimentazione in Friuli
Il decreto 4 giugno 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2019, prevede la sperimentazione dei dispositivi di micromobilità elettrica e saranno i sindaci delle varie città a stabilire le aree in cui proporla, disciplinando le modalità di utilizzo degli stessi. Ma cosa si intende per micromobilità? Questo termine racchiude al suo interno diversi mezzi di trasporto elettrici e semi elettrici. Tra questi, ricordiamo i monopattini elettrici, gli hoverboard elettrici, le segway elettriche, le monowheel elettriche e le biciclette elettriche o a pedalata assistita. Questi mezzi sono stato oggetto di numerose diatribe perché, prima del decreto, nulla era previsto a livello normativo. Nelle grandi città metropolitane, così come nelle piccole realtà (ad esempio, Udine) numerosi mezzi di trasporto elettrici sfrecciavano sulle strade e sui marciapiedi, senza incorrere in alcun tipo di sanzione e rischiando di arrecare danno sia ai conducenti stessi sia agli altri fruitori del suolo pubblico.
Fortunatamente, grazie al decreto Toninelli sulla micromobilità, si prevede una sperimentazione che pone dei vincoli a questa problematica. Tra questi, si ricorda che i mezzi suddetti sono ammessi in aree pedonali, a patto che la velocità sia inferiore ai 6 km/h. Nelle zone dove vige il limite di velocità di 30 km/h, sono ammessi segway e monopattini, soltanto se procedono ad una velocità compresa fra i 6 e i 20 km/h. Questi ultimi possono inoltre circolare su piste ciclabili in sede propria o in corsia riservata (con velocità da 6 a 20 km/h), mentre le monowheel e gli hoverboard non hanno ad oggi questa facoltà.
Per quanto concerne il nostro territorio e in particolare Udine, la sperimentazione non è ancora iniziata perché bisogna prima individuare le aree e predisporre la segnaletica necessaria. Il problema sta nel fatto che, agli inizi di agosto, si è verificato un incidente in pieno centro storico a Udine, in cui è rimasto coinvolto proprio un soggetto che guidava un monopattino elettrico sulla pista ciclabile. Il giovane di 32 anni è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Udine, a causa dei traumi riportati agli arti e alla testa. Prima di questo episodio, altri incidenti si sono verificati sia in Italia sia all’estero.
Da ricordare, il primo incidente mortale con un monopattino elettrico si è verificato in Francia e, più precisamente a Parigi, dove il soggetto alla guida dello stesso è stato travolto e ucciso da un camion. Queste vicende hanno aperto un dibattito sulla necessità di regolamentazione e sulla necessità che questa avvenga in tempi brevi, affinché non si verifichino episodi del genere in futuro o, almeno, non si verifichino per mancanza di normative e di una disciplina. Per quanto concerne la nostra Regione, la speranza risiede nel fatto che la stessa si renda conto della necessità di iniziare al più presto la sperimentazione prevista dal decreto Toninelli sulla mobilità, al fine di risolvere un problema che rischia di ripresentarsi sotto forma di incidenti nelle pagine di cronaca locale nei mesi a venire.
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Rubrica a cura del Laboratorio del Diritto IL PAîS Gente della nostra terra edizione cartacea Ottobre 19