100mila persone colpite da acufene in Fvg
Capla Fvg, convegno sordità
Sono 100mila le persone colpite da acufene in Friuli Venezia Giulia. Il dato è emerso a Villa Manin in occasione del convegno su sordità e diritti del malato promosso dal Capla regionale (Coordinamento associazioni pensionati lavoro autonomo), cui hanno partecipato 150 lavoratori del mondo agricolo, del commercio e degli artigiani. La contraddizione, è stato sottolineato, è che l’acufene è una patologia non riconosciuta come malattia dal punto di vista invalidante e neppure compresa nel Lea (Livello essenziale di assistenza), lì dove entrano invece, tra l’altro, le ludopatie. Chi si ritrova in questo tunnel, al momento senza vie di uscita, deve spesso combattere da solo. A raccontare alcune storie Ottorino Savani, presidente dell’associazione Tinnitus-Acufene, unica in Italia a occuparsi di vicende che in alcuni casi hanno portato al suicidio.
In apertura è stato il presidente di Capla Fvg Sergio Cozzarini a spiegare come tra gli obiettivi del mandato ci sia la volontà di affrontare problematiche che sono vicine alle persone più deboli e fragili: «In questo periodo siamo fortemente impegnati sul disegno di legge sulla riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Prevenzione e rimozione di stati di difficoltà, servizi rivolti alle singole persone dal punto di vista sanitario e assistenziale sono tra le nostre priorità. Per questo monitoreremo in maniera costante politica e istituzioni».
Sono seguiti gli interventi di Giuseppe Napoli, presidente di Federsanità Fvg, che ha affermato come le istituzioni debbano riappropriarsi del proprio ruolo. Simona Liguori, consigliere regionale e vicepresidente della terza commissione Sanità, ha invitato a sua volta la platea a mantenere alta l’attenzione nei confronti delle istituzioni. Anna Agrizzi, presidente dell’associazione tutela diritti del malato di Udine, ha quindi sostenuto la necessità che sul caso acufene si alzi il livello di assistenza.
Sono seguite le relazioni degli esperti. David Leita, audioprotesista, ha affermato l’importanza che sul tema sordità ci sia la consapevolezza che ognuno ha bisogno di una diagnosi personalizzata. Elisa Polonia, medico legale, ha spiegato la questione sul riconoscimento e la tutela dell’ipoacusia in ambito di invalidità civile e professionale, con suggerimenti e informazioni rivolte a chi, molte volte, ha dei diritti, ma non è consapevole di possederli.