Friulani a Singapore
La rubrica de IL PAîS Gente della nostra terra che da voce ai friulani nel mondo
Singapore è oggi uno dei centri finanziari e commerciali più importanti al mondo, un luogo di infinite opportunità per chi va in cerca di fortuna lontano dall’Italia. Moderna e prosperosa, la metropoli della penisola malese ha attirato, soprattutto negli ultimi anni, numerosi italiani che ora lì vi vivono e lavorano. Tra questi anche parecchi friulani, tanto che la città è diventata, nel 2016, sede di un nuovo Fogolâr furlan. A guidarlo, Paolo Gaspardis, originario di Buttrio, che a Singapore ha raggruppato professionisti friulani che operano stabilmente nello stato insulare dell’Asia sud-orientale.
Ma cosa fanno i friulani a Singapore, come vivono e di cosa si occupano? Per scoprire queste storie di emigrazione friulana degli anni 2000 abbiamo contattato Andrea Pressacco che, da Tricesimo è partito nel 2008 alla volta della metropoli malese.
Cosa ti ha spinto a lasciare il Friuli? “La mia era una situazione particolare. Sono un ricercatore scientifico e, purtroppo, in Italia non avevo molti sblocchi professionali. Dopo anni di precariato ho iniziato a guardarmi attorno, a cercare nuove opportunità anche all’estero. Quando ho ricevuto un’offerta da una multinazionale che opera nel settore dell’informatica che ha sede a Singapore non c’ho pensato più di tanto. L’Asia mi ha sempre affascinato e quindi ho deciso di non perdere questo treno. Ho preso un biglietto di sola andata ed eccomi qui. Ci vuole coraggio ad intraprendere un’avventura di questo genere ma posso dire di oggi di essere più che soddisfatto della mia scelta”.
Perché proprio Singapore? “Negli anni in cui la crisi stava avanzando in Europa, l’Asia invece continuava a crescere. Per questo motivo ho deciso di guardare ad Oriente. Singapore, negli ultimi dieci anni, è diventata una metropoli alla pari di New York e di Londra, una città moderna e ricca di opportunità e di cose da fare. Il luogo giusto per chi vuole intraprendere un nuovo percorso”.
Quali sono le maggiori differenze tra il Friuli e Singapore? “Innanzitutto il clima. Singapore si trova poco a nord dell’equatore, c’è un caldo tropicale tutto l’anno. La temperatura non scende mai sotto i 25 gradi e il tasso di umidità è elevatissimo. Come in Friuli la pioggia è tanta, soprattutto nel periodo del monsone. L’altra grande differenza è il rapporto con le persone, la gente di Singapore è molto chiusa, indifferente. Non c’è quel sentimento di comunità che abbiamo noi in Italia. Qui ognuno pensa alle proprie cose, al lavoro e agli affari, non badando molta attenzione al prossimo. Anche lo stile di vita è assai diverso, molto più frenetico e caotico”.
E il cibo? “Fortunatamente qui a Singapore ci sono moltissimi ristoranti internazionali. Anche se costano di più si riescono a reperire facilmente i prodotti italiani e perfino quelli friulani, come i vini del Collio o il prosciutto di San Daniele. C’è di tutto e di più, devo dire che anche la cucina malese, basata su verdure e pesce, è davvero ottima. Da quel punto di vista non ci sono problemi. L’offerta culinaria comunque è ricchissima,
Quali sono i vantaggi di vivere a Singapore? Quali invece gli svantaggi? “Poter fare un tuffo in piscina appena finita la giornata di lavoro. Scherzi a parte, Singapore è una città dinamica, stimolante, ricca di opportunità, una città che funziona. E’ un paese dove si vive bene, dove il tenore di vita è molto alto, dove non c’è criminalità e dove c’è la possibilità di crescere sia culturalmente sia professionalmente. Lo svantaggio, invece, è sicuramente il costo della vita, altissimo rispetto ai prezzi a cui ero abituato in Friuli. Gli affitti toccano anche i due mila euro al mese, la vita costa cara in generale, dall’andare al ristorante, al bar, all’uscire la sera con gli amici”.
Ti manca il Friuli? “Certamente. Mi tengo in contatto con la mia famiglia via Skype e almeno due volte all’anno faccio ritorno a casa. Sono un cittadino del mondo ma con le radici ben piantate in Friuli. Non so quando ma sono sicuro che prima o poi prenderò quel biglietto di ritorno”.
Hai trovato altri friulani a Singapore?
“Sì, ci sono diversi corregionali che vivono e lavorano qui. C’è chi lavora nel settore del commercio, chi invece nell’industria. Ogni tanto mi ritrovo con un amico, anche lui originario del Friuli. So che c’è un Fogolâr qui in città e sicuramente può essere un punto di riferimento”.
scritto da Stefano Pontoni
da IL PAîS Gente della nostra terra Novembre 2019 edizione cartacea