Maltempo: Fedriga-Riccardi, con stato emergenza rimborsi a privati
“Dobbiamo dare risposte immediate sia ai cittadini sia alle aziende che hanno subito danni. Oltre a ripristinare le opere pubbliche danneggiate, serve però una programmazione preventiva della messa in sicurezza del territorio che eviti, per quanto possibile, il ripetersi di situazioni di emergenza come quelle di questi giorni. Nello specifico, nei prossimi giorni convocheremo un tavolo operativo per stabilire quali opere dovranno essere realizzate e quante risorse occorreranno per garantire la sicurezza idraulica di Pordenone”. È quanto dichiarato dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, al termine dei sopralluoghi effettuati questa mattina assieme al vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, nelle località più colpite dal maltempo dei giorni scorsi, ovvero Grado, Lignano e Pordenone. Nel corso dell’incontro con i rappresentanti delle categorie economiche di Grado, al quale hanno partecipato anche il vicesindaco Matteo Polo, la senatrice Raffaella Marin e i consiglieri regionali Antonio Calligaris e Diego Bernardis, il governatore ha evidenziato che “i danni nell’area sono rilevanti e, con tutta probabilità, ne emergeranno altri nelle prossime settimane perché l’acqua di mare è molto corrosiva. Oltre a esprimere loro la vicinanza della Regione voglio ringraziare i cittadini del Friuli Venezia Giulia che, pur in una situazione molto difficile, non si sono persi d’animo, ma anzi si sono rimboccati le maniche e hanno subito ricominciato a riparare i danni per tornare al lavoro”. Fedriga ha ribadito che “è già stata avanzata la richiesta dello stato di emergenza e dal capo dipartimento della Protezione civile nazionale sono giunte indicazioni che questa sarà accolta. Una volta siglato il decreto del Governo sarà quindi possibile dare risposte ai privati, con contributi che andranno da 5mila euro per le persone fisiche a 20mila euro per le aziende”. Proprio a tal fine già nei prossimi giorni arriveranno in Friuli Venezia Giulia alcuni funzionari della Protezione civile nazionale incaricati di valutare i danni causati dal maltempo. Inoltre, per venire incontro alle esigenze della popolazione, in questi giorni il Comune di Grado fornisce gratuitamente il servizio di rimozione degli oggetti, anche ingombranti, che sono stati danneggiati dal maltempo. In merito alla situazione delle spiagge e delle strutture costiere gradesi e lignanesi, il governatore ha spiegato che “ultimata la valutazione dei danni vaglieremo l’attuazione di ulteriori interventi al fine di garantire che le nostre località balneari possano esprimere al massimo le proprie potenzialità anche per la prossima stagione estiva”. Fedriga ha auspicato una revisione della normativa ambientale nazionale, evidenziando che “un sistema così stringente come quello attuale non tutela veramente l’ambiente ma, al contrario, rischia di danneggiarlo perché non permette di mettere in campo le azioni necessarie ai territori. Serve quindi un cambio di paradigma a livello nazionale che renda più facilmente attuabili gli interventi a tutela dell’ambiente stesso e delle persone”. Al termine del sopralluogo sulle zone danneggiate, durante il quale si è svolto anche l’incontro con il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, il vicegovernatore Riccardi ha quindi confermato che “alcuni interventi su opere pubbliche, come il consolidamento della diga di Grado, potranno essere finanziati con le risorse stanziate per l’uragano Vaia. Per quanto riguarda, invece, i danni ai privati dobbiamo attendere il decreto del Governo che stabilirà le condizioni e le modalità attraverso le quali potremo operare. Auspico che venga riproposto il modello adottato per Vaia, con lo stanziamento di risorse specifiche affidate in qualità di commissario al presidente della Regione, perché si tratta di uno schema che ha permesso di ottenere risultati concreti in tempi contenuti”. Riccardi ha sottolineato che “la caduta di 500 millimetri di pioggia in pochi giorni ha creato una situazione critica ma, complessivamente, il sistema gestito dalla Protezione civile ha tenuto e questa è la dimostrazione della bontà degli investimenti effettuati in Friuli Venezia Giulia a tutela della sicurezza dei cittadini e del territorio”. Negli ultimi dieci giorni la sala operativa regionale ha gestito 5.130 telefonate d’emergenza e la Protezione civile ha dislocato sul territorio 2.620 volontari per interventi riguardanti alberi caduti, allagamenti di strade e scantinati, il servizio di sorveglianza degli argini e delle maree eccezionali.