Il Touring Club Italiano per il Museo della Comunità Greco Orientale di Trieste “Costantino e Mafalda Pisani”
Prende avvio nella sede della Comunità Greco Orientale di Trieste il secondo ciclo di conferenze promosse dal TCI – Club di Territorio di Trieste per far conoscere e valorizzare le opere esposte nel Museo della Comunità, che i Volontari del TCI tengono aperto nell’ambito del progetto del Touring Club Italiano “APERTI PER VOI”.
Le linee guida del TCI sono riassunte nel bellissimo motto “Le bellezze d’Italia sono in buone mani”, che esprime come i soci e volontari del TCI contribuiscano a produrre conoscenza, a tutelare e a valorizzare il patrimonio artistico e culturale, in quanto il fine dell’associazione da ben 125 anni è quello di prendersi cura dell’Italia come bene comune, perché sia più conosciuta, attrattiva, competitiva e accogliente.
La collaborazione tra il Club del Territorio di Trieste del TCI e la Comunità Greco Orientale di Trieste è in atto da molti anni e la Presidente della Comunità Maria Kassotaki dichiara che “…La comunità greca è grata al Touring Club Italiano per l’impegno e la professionalità dimostrata nel servizio di volontariato e nella collaborazione in questi anni. Il lavoro dei volontari è stato di grande aiuto alla divulgazione del museo della Comunità Greca. Inoltre lo studio e la presentazione, da parte di eccellenti relatori, delle opere del museo ha ulteriormente contribuito alla loro conoscenza. Spero e mi auguro che la collaborazione continuerà anche in futuro.”
I focus, le digressioni e gli approfondimenti sul Museo Pisani che caratterizzeranno l’imminente stagione sono stati curati da Gabriella Cucchini, viceconsole regionale del TCI e coordinatrice delle attività del Club di Territorio in Trieste. “Ho proposto un programma studiato d’intesa con l’Assessore alla Cultura della Comunità Antonio Sofianopulo, che è anche curatore del Museo Pisani. Con lui ho concordato di sviluppare principalmente argomenti che siano riferiti all’intera collezione e alla sua costituzione, ampliando il discorso sul collezionismo in senso lato. Per questo motivo mi sono concentrata sulla ritrattistica e sul tema della classicità come si è sviluppato negli ultimi trent’anni di studi e saggi promossi dalle istituzioni culturali cittadine. Un’attenzione speciale sarà riservata al collezionismo greco tra otto e novecento e in particolare a Socrate Stavropulos, grande collezionista che ha donato al Comune di Trieste un’importante raccolta di opere d’arte. Anche per i dipinti a carattere religioso esposti nel Museo ho pensato ad una riflessione che analizzi le antiche origini delle icone, che si possono far risalire, tra l’altro, a produzioni iconografiche di ambito ebraico riferite all’antico testamento.
Ringrazio vivamente tutte le studiose (le relatrice sono tutte donne) che hanno accettato di condividere con noi soci e volontari del TCI e con la Comunità Greco Orientale le loro competenze. Senza la loro entusiastica partecipazione, non avrei potuto dare corpo a questo progetto.”
Si inizia lunedì 9 dicembre 2019 ore 17 con il tema L’iconografia biblica tra interpretazione ebraica ed esegesi cristiana, di cui sarà relatrice la dott.ssa Andreina Contessa, storica dell’arte, direttrice del Museo Storico e Parco del Castello di Miramare. Esperta medievalista, dal1990 al 2017 ha vissuto, studiato e insegnato a Gerusalemme; in particolare dal 2009 al 2017 è stata Conservatore/Capo Curatore del Museo di Arte Ebraica Italiana U. Nahon di Gerusalemme. Nasce proprio da questa sua esperienza professionale l’affascinante racconto sull’iconografia biblica.
Si continua lunedì 17 febbraio 2020 con la dott.ssa Rossella Fabiani, funzionaria storica dell’arte, che si occupa della promozione e attività culturali del Polo museale del Friuli Venezia Giulia. Ci aggiornerà su La testimonianza della classicità oggi a Trieste. Dopo la grande mostra sul Neoclassico, promossa e organizzata dal Comune di Trieste nel 1990, sarà interessante capire l’evoluzione degli studi che sono stati intrapresi e pubblicati nel corso degli ultimi trent’anni.
Lunedì 23 marzo la dott.ssa Maria Masau Dan, storica dell’arte, già direttrice del Museo Revoltella parlerà su I volti della storia. La collezione di ritratti del Museo Pisani. Sarà sicuramente interessante inquadrare i bellissimi e numerosi ritratti presenti nella collezione museale nel contesto della ritrattistica triestina dell’Ottocento e dei primi del Novecento.
Giovedì 2 aprile (solo qui per ragioni organizzative la giornata degli incontri si sposta a giovedì) la dott.ssa Lorenza Resciniti, funzionaria direttiva conservatrice dei Civici Musei di Storia e Arte illustrerà La collezione Stavropulos dei Civici Musei. Un dono alla città di un mecenate greco. Sarà l’occasione per conoscere una parte del Civico Museo di Storia Patria di via Imbriani, dove si trovano le raccolte artistiche di Stavropulos: un corpus di pitture e sculture di artisti italiani ed europei antichi e contemporanei.
Il tema del collezionismo sarà svolto anche nell’ultimo degli appuntamenti calendarizzato per lunedì 4 maggio. La dott.ssa Rossella Scopas, storica dell’arte e componente del Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per il Friuli Venezia Giulia parlerà su Da Giovanni Vordoni alla famiglia Economo: il contributo della comunità greca alla crescita culturale e artistica di Trieste.
Tutte le conferenze saranno illustrate da immagini e si svolgeranno nella giornata di lunedì (tranne una al giovedì) tradizionalmente dedicata dalla Comunità a incontri e laboratori culturali. Gli appuntamenti sono sempre alle ore 17 nella sala del terzo piano della Comunità (ingresso a fianco della Chiesa di San Nicolò). L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti. In allegato il calendario.
Antonio Poilucci, storico dell’arte, già ministro per i beni culturali e ambientali, soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e direttore dei Musei Vaticani, afferma che il TCI non potrà mai rinunciare a essere produttore di conoscenza, indipendentemente dagli strumenti utilizzati *. Ecco anche questo progetto del Club di Territorio di Trieste aspira ad essere un produttore di conoscenza ed è un piccolo tassello nel grande puzzle dei 125 anni di vita del Touring Club Italiano.